sabato 26 marzo 2016
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Il segretario di Stato Usa John Kerry ha incontrato ieri a Bruxelles il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, nel corso di una visita ufficiale a Bruxelles, in cui ha visto anche le autorità nazionali belghe. Durante il colloquio con Juncker, Kerry ha «espresso lo choc e la condanna», a nome degli Stati Uniti, per «gli orribili attacchi terroristici di Bruxelles del 22 marzo» e le condoglianze e la solidarietà per le vittime». Kerry a Juncker hanno «ribadito la loro determinazione a lottare contro il terrorismo nell’ambito della cooperazione stretta fra l’Ue e gli Stati Uniti ». Il segretario di Stato Usa ha sottolineato, poi, come il governo del Belgio abbia agito con forza per combattere il terrorismo prima degli attentati di martedì scorso, smentendo le opinioni secondo cui le autorità di Bruxelles non sappiano coordinarsi. «Questo governo è in carica da un anno, e si è mosso con grande forza per affrontare il terrorismo: in effetti, qui abbiamo avuto un aumento di foreign fighers un mese fa». Parlando in conferenza stampa congiunta col premier belga Charles Michel, Kerry, per esprimere il suo sostegno allo Stato e al popolo belga colpiti dai tragici attentati di martedì, ha pronunciato l’evocativa frase “Je sui Bruxellois”. Kerry ha fatto riferimento agli attentati dell’11 settembre del 2001 a New York. «Allora, dall’Europa in molti dichiararono “Io sono americano”; ora è il nostro momento di dire, “Io sono di Bruxelles”».
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