mercoledì 13 luglio 2022
Nella prima tornata di elezioni in vantaggio l'ex ministro delle Finanze e del Tesoro. Da otto i candidati sono stati ridotti a sei. In lizza anche quattro donne, due di origine straniera
Rishi Sunak è il favorito a succedere Boris Johnson

Rishi Sunak è il favorito a succedere Boris Johnson - Reuters

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È Rishi Sunak ad aver vinto la prima tornata elettorale nella gara per la guida del partito conservatore che porterà alla scelta del nuovo leader che sarà anche premier al posto di Boris Johnson. Con 88 voti l'ex ministro delle Finanze e del Tesoro, da sempre il favorito per la sua abile gestione della pandemia, ha battuto gli altri candidati. Al secondo posto si è collocata la riservista della Royal Navy, Penny Mordaunt, capo delle forze armate durante il governo di Theresa May, con 67 voti, mentre la ministra degli Esteri Liz Truss si è assicurata 50 voti. Ad essere esclusi, perché non hanno ottenuto i trenta voti necessari, sono stati il figlio di rifugiati politici Nadhim Zahawi, succeduto a Sunak come Cancelliere dello Scacchiere, e Jeremy Hunt, icona del partito conservatore, già segretario di stato per gli affari esteri e del Commonwealth. Insomma gli otto candidati in gara oggi sono stati ridotti a sei.

Non è detta, tuttavia, l'ultima parola. Il risultato definitivo si avrà soltanto il 5 settembre. Entro la fine della prossima settimana rimarranno soltanto due nomi e poi a scegliere saranno i circa 160.000 membri del partito Tory. Sunak, molto gradito dai deputati Tory ma meno popolare nella base del partito, potrebbe essere battuto da Penny Mordaunt amata dagli iscritti.

La soglia per passare al secondo turno, in programma domani, è stata fissata a 30 preferenze, mai così alta, e a raggiungerla potrebbero essere anche Kemi Badenoch, più volte ministro, e Suella Braverman, procuratore generale d'Inghilterra e Galles,.

Badenoch, figlia di genitori di origine nigeriana, se venisse scelta diventerebbe la prima premier di colore della storia del Regno Unito mentre Suella Braverman, la prima a lanciare la sua candidatura, è una fedele sostenitrice della Brexit. Anche lei è di origine straniera, figlia di genitori di origine indiana emigrati nel Regno Unito negli anni Sessanta.

"Me ne vado a testa alta", ha dichiarato il primo ministro britannico uscente Boris Johnson, definendo "molto buoni" i candidati alla leadership dei Tory. Lodando i membri del suo governo, che "hanno svolto un lavoro straordinario nell'aiutare questo Paese in un momento difficile", Johnson ha ricordato i successi ottenuti, dalla Brexit al primo vaccino anti-Covid fino al ruolo del "Regno Unito che ha guidato il mondo nell'aiutare il popolo ucraino".

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