lunedì 14 novembre 2011
​Contro l'Iran "tutte le opzioni devono restare sul tavolo". Lo ha dichiarato il ministro britannico degli Affari Esteri William Hague. L'opportunità di nuove sanzioni contro l'Iran è all'ordine del giorno nella riunione di oggi a Bruxelles, dopo la pubblicazione del rapporto secondo cui l'Iran starebbe lavorando all'arma atomica.
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Contro l'Iran "tutte le opzioni devono restare sul tavolo". Lo ha dichiarato il ministro britannico degli Affari Esteri William Hague, sottolineando però che al momento non si prende in considerazione o si preme per un'azione militare contro l'Iran in ragione del suo controverso programma nucleare."Non prendiamo in considerazione l'intervento militare in questo momento, né lo raccomandiamo - ha detto a margine di una riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles -. Allo stesso tempo, diciamo che tutte le opzioni dovrebbero restare sul tavolo". Poi ha precisato "Cercheremo sicuramente di accentuare, nei prossimi mesi, la pressione pacifica e legittima sull'Iran".L'opportunità di nuove sanzioni contro l'Iran è all'ordine del giorno nella riunione di oggi a Bruxelles,dopo la pubblicazione, la settimana scorsa, del rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) secondo cui l'Iran starebbe lavorando all'arma atomica. Teheran ha respinto le accuse.Il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, si è fatta portavoce della "viva preoccupazione" dell'Europa "a proposito del rapporto dell'Aiea". I ministri discuteranno "di ciò che è necessario per mostrare che questo è totalmente inaccettabile".LA GERMANIA: NO ALL'INTERVENTO MILITAREIl ministro degli Affari esteri tedesco Guido Westerwelle ha escluso l'eventualità di un intervento militare contro l'Iran in ragione del suo controverso programma nucleare. "Sanzioni più severe saranno inevitabili se l'Iran continuerà a rifiutarsi di cooperare con l'Aiea", ha dichiarato Westerwelle, giunto a Bruxelles per un incontro con gli altri ministri degli Esteri della Ue. "Ma non intendiamo prendere parte ad alcuna discussione sulla possibilità di un intervento militare. Pensiamo che una soluzione del genere sia controproducente e la rifiutiamo".MOSCA: CAMPAGNA ORCHESTRATA CONTRO L'IRANMosca ritiene che vi sia una "campagna orchestrata" contro il programma nucleare iraniano per "alimentare la tensione" e "imporre nuove sanzioni", una "via" che però la Russia ritiene "esaurita" continuando a credere nella soluzione diplomatica. Questa la posizione russa sull'Iran illustrata dal ministro degli Esteri Lavrov.
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