mercoledì 20 maggio 2009
L' Hercules aveva a bordo 13 membri dell'equipaggio e circa 96 passeggeri. Il numero delle vittime non è ancora chiaro, ma fonti locali affermano che il velivolo sia caduto su diverse case, causando vittime anche a terra.
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Circa 100 persone hanno perso la vita in Indonesia, nell'isola di Giava, dove un aereo cargo militare C-130 con almeno 109 fra equipaggio, soldati e loro familiari, fra diversi bambini, si è schiantato a terra su una risaia, incendiandosi, dopo aver travolto alcune case vicine. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di almeno 97 morti accertati e di 15 feriti. Alcune delle vittime potrebbero essere abitanti delle case urtate dall'aereo poco prima cadere a terra. Le persone identificate, fa sapere Bambang Sanoedro, portavoce della vicina base aeronautica di Iswahyudi, vicino a Magetan, sono 105: cinque hanno riportato ferite lievi, dieci sono ferite gravemente, le altre sono tutte morte.L'aereo da cargo C-130 Hercules dell'americana Lockheed, costruito negli anni '80, in servizio nell'aeronautica militare, stava trasportando 98 persone fra personale militare famiglie, fra cui 14 bambini, e 11 membri di equipaggio da Giakarta verso Sulawesi e poi la Papuasia ed era in fase di atterraggio a Magetan, nella provincia di East Java, 160 km a est di Yogyakarta. Lo schianto è avvenuto alle 6.30 locali, quando in Italia era da poco passata la mezzanotte a 5-6 chilometri dalla base aerea di Iswahyudi. L'Hercules è precipitato su una risaia e ha preso fuoco. Testimoni raccontano che prima ha "urtato numerosi tetti di case ed è poi rimbalzato al suolo". I rottami sono sparsi per decine di metri e diverse persone hanno riferito di una "pioggia" di frammenti dell'aereo, come dadi e bulloni, subito prima dello schianto finale. Le fiamme sono state persistenti e la tv ha mostrato immagini di abitanti locali che cercano di spegnere le fiamme con socchi d'acqua. Un'inchiesta è stata aperta per accertare le cause dell'incidente: "Il tempo era bello, i motori in buono stato. Si è trattato dunque di un errore umano? Per ora non possiamo chiarirlo", ha dichiarato il portavoce dell'aeronautica Sagom Tamboen.
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