lunedì 27 febbraio 2012
Il diplomatico era arrivato il 22 febbraio a New Delhi e aveva incontrato le autorità del Kerala e i marò il giorno dopo a Kochi. Era poi tornato nella capitale a preparare la visita del ministro degli Esteri Giulio Terzi, prevista domani.
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​Il sottosegretario italiano agli Esteri Staffan De Mistura è giunto a Kochi, nello Stato indiano meridionale del Kerala, per seguire da vicino i prossimi sviluppi sull'inchiesta sui due pescatori uccisi, che ha coinvolto i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. «I prossimi giorni saranno cruciali - ha detto De Mistura all'Ansa - sia sul fronte delle indagini che quello del ricorso all'Alta Corte del Kerala». Lo speciale team investigativo della polizia presenterà oggi al magistrato di Kollam le armi e il materiale sequestrato ieri a bordo della petroliera Enrica Lexie. Domani l'Alta Corte del Kerala si pronuncia sul ricorso presentato dai due marò e dal governo italiano contro la competenza della giurisdizione indiana sull'accusa per duplice omicidio presentata dai familiari dei due pescatori uccisi. Il diplomatico era giunto il 22 febbraio a New Delhi e aveva incontrato le autorità del Kerala e i marò il giorno dopo a Kochi. Era poi tornato nella capitale a preparare la visita del ministro degli Esteri Giulio Terzi, prevista domani.Secondo gli inquirenti indiani, i due marò - accusati di aver ucciso due pescatori indiani il 15 febbraio - hanno sparato 24 proiettili. Lo hanno riferito alla stampa indiana fonti vicine all'inchiesta dopo il sequestro delle armi presenti a bordo della petroliera Enrica Lexie. Il numero dei proiettili esplosi, hanno riferito le fonti, è stato calcolato in base al numero delle pallottole rimaste in due mitragliatrici sequestrate. Una di esse ne aveva 22, l'altra 18; visto che ogni caricatore può contenerne al massimo 32, il team investigativo ne ha dedotto che, in totale, sono stati esplosi 24 colpi. «Potrebbero aver aperto il fuoco utilizzando delle mitragliatrici. Solo questo tipo di armi ha il binocolo. Sarebbe stato difficile colpire un bersaglio da un tale distanza usando un fucile», ha spiegato un esperto balistico al quotidiano Deccan Chronicle. In totale, riferisce la stampa locale, sono stati sequestrati due mitragliatrici, sei fucili, 18 pistole e sei giubbotti anti-proiettile. Oggi il team speciale d'investigazione della polizia del Kerala porterà le armi sequestrate dinanzi alla corte del distretto di Kollam. Intanto una delegazione italiana ha ispezionato il peschereccio St.Antony, dove si trovavano i pescatori indiani uccisi lo scorso 15 febbraio e sequestrato dalla Guardia Costiera in un porto nello stato meridionale del Kerala. Lo hanno confermato fonte diplomatiche all'Ansa. Secondo quanto riferito oggi dal Times of India, gli esperti italiani, tra cui due ufficiali della Difesa, hanno esaminato la chiglia alla ricerca di eventuali fori di proiettili e scattato diverse fotografie. L'imbarcazione si trova nel porto di Neendakara, dove era tornato dopo il tragico incidente. Il giornale precisa che gli italiani si sono anche informati sul tipo di barche che frequentano il porticciolo che si trova vicino a Kollam.
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