venerdì 20 dicembre 2019
Più di 1.200 le persone arrestate. A Mangalore le forze di sicurezza hanno sparato contro una folla di circa 200 persone che avevano ignorato l'ordine di disperdersi
Le proteste davanti alla moschea di Jama Masjid a New Delhi

Le proteste davanti alla moschea di Jama Masjid a New Delhi - Reuters

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Quattordici persone sono morte e più di 1.200 sono state arrestate nelle proteste contro una legge sulla cittadinanza che discrimina i rifugiati musulmani. Lo riferiscono i media locali. Giovedì sono morti tre manifestanti, mentre anche oggi si registrano scontri con la polizia, che ha vietato le manifestazioni a New Delhi e in altre città. Giovedì migliaia di persone sono scese in strada a Lucknow, nel Nord, Mangalore, nel Sud, e nel Gujarat, lo Stao del presidente Narendra Modi. A Mangalore le forze di sicurezza hanno sparato contro una folla di circa 200 persone che avevano ignorato l'ordine di disperdersi, uccidendo due manifestanti e ferendone gravemente altri quattro. Un altro manifestante è stato ucciso a Lucknow, capitale dello Stato dell'Uttar Pradesh. Sempre in Uttar Pradesh oggi nuovi scontri, nei quali 5 manifestanti sono stati uccisi.

Le proteste contro la legge sulla cittadinanza a New Delhi

Le proteste contro la legge sulla cittadinanza a New Delhi - Reuters

La legge prevede un semaforo verde per i rifugiati di sei diverse confessioni religiose, entrati nel Paese dai tre stati confinanti Pakistan, Afghanistan e Bangladesh, ma esclude i musulmani e lega, nei fatti, il diritto alla cittadinanza all'appartenenza religiosa. Tra gli arrestati eccellenti di ieri, lo storico di fama mondiale Ramachandra Guha, autore, tra l'altro, del monumentale volume "L'India dopo Gandhi". Un video lo mostra in strada a Bengalore, dove vive, mentre spiega ai poliziotti che lo arrestano che protesta contro la legge sulla cittadinanza perché da sempre studia e segue la lezione gandhiana. Liberato poche ore dopo, l'intellettuale ha precisato che "chiunque voglia difendere i valori fondanti del Paese, quelli per cui si sono immolati i padri combattenti per la libertà, deve sostenere la battaglia contro la legge che sovverte la Costituzione".

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