giovedì 4 marzo 2021
Kyal Sin "Angel" aveva 19 anni, è stata uccisa durante un corteo ed è diventata un simbolo. Una folla sterminata ai suoi funerali. Il bilancio delle vittime sale a 54, solo mercoledì 38
Kyal Sin. Aveva 19 anni. Partecipava a un corteo di protesta indossando una maglietta con la frase «Andrà tutto bene». E' stata uccisa da un colpo sparato alla testa

Kyal Sin. Aveva 19 anni. Partecipava a un corteo di protesta indossando una maglietta con la frase «Andrà tutto bene». E' stata uccisa da un colpo sparato alla testa - Reuters

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E' durissima la condanna internazionale della repressione indiscriminata di civili inermi in Myanmar che mercoledì ha provocato 38 morti, portando il numero complessivo dal golpe del primo febbraio a 54. L’Alto Commissario Onu per i Diritti umani, Michelle Bachelet, ha chiesto alle forze di sicurezza di «fermare la feroce repressione di manifestanti pacifici», ma questo non ha impedito il rinnovarsi di scontri con ampio uso di lacrimogeni e di armi da fuoco a Yangon, Monywa, Pathein.

Giovani attivisti della rivolta birmana si abbassano a terra per sfuggire ai colpi della polizia

Giovani attivisti della rivolta birmana si abbassano a terra per sfuggire ai colpi della polizia - Reuters

La rivolta ha un nome

L’ondata di rabbia non si ferma. E la rivolta ora ha un nome, e un viso, per cui tutto il Paese sta piangendo. Una folla sterminata e commossa ha partecipato ieri a Mandalay al funerale della diciannovenne uccisa mercoledì a colpi di arma da fuoco. Kyal Sin soprannominata “Angel”, al corteo dove è stata colpita indossava una maglietta con la frase «Andrà tutto bene». Immagini di lei, disegni e frasi di omaggio hanno invaso i social, facendo della ragazza una figura simbolo della crisi birmana.

Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Kyal Sin a Mandalay, in Myanmar

Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Kyal Sin a Mandalay, in Myanmar - Ansa

Migliaia ai funerali

A guidare il corteo funebre, un camion coperto di fiori con uno striscione con scritto «eroe», seguito da un carro funebre nero e oro. Migliaia di persone in lutto hanno cantato canzoni rivoluzionarie e slogan anti-golpe. Consapevole dei rischi dello scendere in piazza contro il regime, Angel aveva scritto i dettagli del suo gruppo sanguigno su Facebook e chiesto che i suoi organi fossero donati nel caso fosse morta.

I funerali di Kyal Sin

I funerali di Kyal Sin - Reuters

Senza scampo

Era appassionata di danza e di arti marziali. Si era unita nei giorni scorsi ai cortei che chiedono in tutto il Paese il rilascio di Aung San Suu Kyi, in carcere dal colpo di Stato del primo febbraio. Alcuni filmati pubblicati sui social mostrano gli ultimi momenti di Kyal Sin durante la manifestazione sfociata in massacro. La ragazza corre alla ricerca di un riparo lungo una strada tra rumori di spari e il fumo dei lacrimogeni. Inutilmente. Un medico ha confermato alla France Presse che i proiettili l'hanno raggiunta alla testa.

Il saluto con le tre dita, gesto simbolo della rivolta birmana, ai funerali di Kyal Sin

Il saluto con le tre dita, gesto simbolo della rivolta birmana, ai funerali di Kyal Sin - Ansa

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