lunedì 20 dicembre 2021
Lo ha raccontato in una conferenza stampa online l'organizzazione Usa Christian Aid a cui appartenevano i rapiti
La sede dell'organizzazione protestante Christian Aid a Millersburg, Ohio

La sede dell'organizzazione protestante Christian Aid a Millersburg, Ohio - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Gli ultimi 12 missionari nordamericani di un gruppo di 17 rapiti a metà ottobre da una gang criminale ad Haiti, tornati liberi giovedì scorso dopo due mesi di prigionia, sono in realtà riusciti a fuggire, in piena notte. A raccontarlo è Christian Aid Ministries, l'organizzazione protestante Usa di cui fanno parte. Il 16 ottobre, il gruppo di 17, composto di missionari e loro familiari, 16 dei quali statunitensi e un canadese, compresi cinque bambini, sono stati sequestrati durante un attacco all'orfanotrofio nel quale lavoravano da uomini armati della violenta gang "400 Mawozo". Per il loro rilascio la banda ha chiesto 17 milioni di dollari. Cinque missionari sono stati liberati per ragioni di salute il 20 novembre e il 5 dicembre. Poi, il 16 dicembre, con il favore del buio, i 12 ancora prigionieri, fra cui un neonato di 10 mesi e un bambino di tre anni, sono riusciti a fuggire, "camminando nella notte per almeno 16 chilometri attraverso una fitta foresta e attraverso i rovi", ha raccontato il portavoce di Christian Aid Ministries, Weston Showalter, jn una conferenza stampa online. "Gli adulti hanno nascosto contenitori d'acqua sotto gli abiti e i bambini piccoli in coperte", ha raccontato l'ex ostaggio Sam Stolzfus, secondo cui i sequestratori li hanno spostati più volte.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: