mercoledì 27 aprile 2022
Lo stop deciso da Mosca è dovuto al rifiuto dei due Paesi di pagare del gas in rubli. Kiev: usate bombe al fosforo sul Donetsk
Stop al gas russo per Bulgaria e Polonia. Draghi da Biden il 10 maggio

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Nel 63esimo giorno della guerra in Ucraina le forniture di gas russo sospese diventano motivo di scontro e nuovi provvedimenti da parte dell'Unione europea. L'azienda russa Gazprom interrompe le forniture di gas alla Polonia e alla Bulgaria. Lo stop deciso martedì da Mosca è dovuto al rifiuto dei due Paesi di pagare del gas in rubli alla fine della giornata di martedì.

Dal canto suo PGNiG, la compagnia petrolifera di stato polacca, da un lato ha confermato la sospensione del gas russo non avrà impatto sulle consegne ai clienti finali; dall'altro secondo la società polacca la sospensione da parte russa delle forniture di gas naturale costituisce "una violazione del contratto Yamal". Si sa finora che quattro acquirenti europei hanno già pagato in rubli il gas di Gazprom e dieci hanno aperto i conti presso Gazprombank necessari per assecondare la richiesta di Mosca di pagare in valuta locale. Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine a Gazprom. Smentita su Twitter dal cancelliere austriaco Karl Nehammer la notizia diffusa dall'agenzia filogovernativa russa Tass, secondo la quale la compagnia di gas austriaco Omv avrebbe accetatto di pagare in rubli: "Omv continuerà a pagare in euro le consegne di gas dalla Russia. L'Austria si attiene alla lettera alle sanzioni concordate dall'Ue"


La Commissione europea e la Francia, che detiene la presidenza di turno dell'Ue, hanno concordato di convocare una riunione straordinaria dei ministri dell'energia europei "il prima possibile". Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. E la stessa commissione europea ha proposto di sospendere per un anno tutti i dazi sui prodotti ucraini esportati nell'Ue. La proposta include anche la sospensione di tutte le misure antidumping e le tasse in vigore sull'acciaio ucraino. "E' una misura senza precedenti per garantire all'Ucraina un commercio a zero dazi", ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. La proposta deve ora passare il vaglio del Parlamento europeo e degli Stati membri.

Sul piano diplomatico si conferma la visita del premier Draghi a Washington, dove il 10 maggio incontrerà il presidente Biden. Draghi è atteso anche a Kiev, dove potrebbe recarsi in tempi brevi.

Lo scontro diplomatico tra Russia e Regno Unito per le armi fornite a Kiev, dopo che quest'ultima non ha escluso la possibilità di usarle anche su suolo russo e dal canto suo Mosca aveva promesso rappresaglia in caso di attacco con armi fornite dall'Occidente, si è allargato. In particolare il presidente russo Vladimir Putin ha alzato il tiro: "Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora" in un discorso ai parlamentari a San Pietroburgo. Il leader russo ha parlato di "minacce geopolitiche" e ha aggiunto: "Devono sapere che ci sarà una risposta, e sarà rapida. Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano", è stato il suo avvertimento.

Il giorno prima nell'incontro con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, il presidente russo aveva dichiarato che "senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull'Ucraina". Per l'evacuazione della Azovstal a Mariupol, Putin ha accettato collaborazione delle Nazioni unite e della Croce rossa.

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Guerra giorno 62: irrompe l'incubo Terza guerra mondiale, la crisi si complica

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell chiede che gli attacchi russi cessino mentre il capo del Pentagono Lloyd Austin, da Ramstein, parla esplicitamente di indebolire la Russia perché non minacci i vicini. Berlino pronta per l'addestramento di truppe ucraine ai sistemi di artiglieria su suolo tedesco insieme agli americani e renderà possibile la consegna di carri armati.

La guerra in Ucraina potrebbe durare fino all'inizio dell'anno prossimo, secondo il consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ukrinform. Secondo Arestovych l'eventuale fine della fase attiva nel Donbass non rappresenterà la fine della guerra. "Ci saranno ancora azioni tattiche, raid aerei, guerra... È una lunga storia e potrebbe essere molto lunga, potrebbe durare fino al nuovo anno. Tutto dipende da una serie di circostanze", ha aggiunto.

Su un possibile incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky nulla è stato deciso. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podoliak, all'Ukrainska Pravda, a proposito degli sforzi della Turchia per favorire un simile vertice. "Di certo la Turchia, conscia delle conseguenze devastanti per la regione del Mar Nero della guerra scatenata dalla Russia, sta cercando di accelerare la risoluzione del conflitto", ha detto Podoliak, "ad ogni modo, i tempi e il contesto dell'incontro non sono stati ancora determinati".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio notturno alla nazione ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di volere smembrare e ridisegnare i confini dell'Europa centrale e occidentale. "L'obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell'Ucraina, ma di smembrare l'intera Europa centrale e orientale e assestare un colpo globale alla democrazia", ha detto il presidente ucraino stando ai media internazionali.


Sul piano militare: l'offensiva russa e ucraina

Nel 62esimo giorno di guerra in Ucraina la Russia ha denunciato un attacco a un deposito di munizioni nella regione di Belgorod, mentre l’Italia è pronta all’invio di armi pesanti a Kiev.

Le forze russe hanno bombardato due volte la città di Avdiivka, nella regione orientale ucraina di Donetsk, con munizioni al fosforo: martedì sera e questa mattina. La denuncia arriva dal capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta la Ukrainska Pravda.
Le autorità regionali di Lugansk hanno denunciato che un raid russo oggi ha colpito l'ospedale di Severdonetsk, dove c'erano diversi pazienti, e una donna è morta.

Cosa si sa finora degli attacchi in Transnistria

Ancora tensione in Transnistria, dopo l'attacco al centro di trasmissione della radio russa per cui è accusata Kiev. Zelensky è convinto che a destabilizzare la situazione nella regione della Transnistria ci siano i servizi speciali di Mosca. "Capiamo chiaramente che questo è uno dei passi della Federazione Russa. I servizi speciali ci stanno lavorando. Non si tratta solo di 'fake news'. L'obiettivo è ovvio: destabilizzare la situazione nella regione, minacciare la Moldavia. Mostrano che se la Moldavia sostiene l'Ucraina, ci saranno certi passi", ha affermato il presidente ucraino.

Transnistria, cosa si sa degli attacchi e cosa c'entrano con la guerra Russia-Ucraina

Il vicepresidente di Gazprombank è fuggito dalla Russia: «Combatto a fianco delle forze ucraine»

Igor Volobuev, vicepresidente di Gazprombank, ha reso noto, in una intervista a The Insider, di aver lasciato la Russia lo scorso 2 marzo per unirsi alle forze di Kiev. "Non potevo rimanere a guardare quello che la Russia stava facendo al Paese in cui sono nato", ha affermato Volobuev, originario di Okhtyrka, nella regione di Sumy, nel Nord Est dell'Ucraina. Volobuev, 50 anni, è stato licenziato dopo aver lasciato il Paese. Per 33 anni ha lavorato con società del gruppo Gazprom occupando vari incarichi. Con l'inizio dell'offensiva di Mosca ha deciso di non poter continuare a vivere in Russia."Questo è un crimine commesso da Putin, dal governo russo, e anche dai russi" ha spiegato. "Non è Putin a uccidere gli ucraini, a saccheggiare le loro case, stuprare le donne in Ucraina. Sono i russi. E anche se sono di origine ucraina, anche io ne sono responsabile. Mi vergogno perché la mia responsabilità è doppia: non solo sono un russo, ma sono nato in Ucraina dove sono vissuto per 18 anni".

Volobuev è almeno il quarto alto dirigente di società russe ad aver abbandonato il Paese dopo l'inizio della guerra, dopo l'ex primo vice presidente di Sberbank, Lev Khasis, la ceo di Yandex Elena Bunina e il vice Ceo di Aeroflot, Andrei Panov.

Nell'intervista Volobuev ha messo anche in discussione il "suicidio" dell'ex primo vice presidente di Gazprombank, Avaev, trovato morto a Mosca con la moglie e la figlia. "Al momento del suo presunto suicidio, era ancora primo vice presidente di Gazprombank. Non credo che fosse capace di uccidere la sua famiglia. Penso che sia stata una messa in scena. Perché? E' difficile da dire. Potrebbe aver saputo qualcosa. Avrebbe potuto essere una minaccia".

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