mercoledì 23 marzo 2011
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La Germania è l'unica tra le maggiori nazioni del mondo ad essere determinata ad abbandonare l'energia nucleare per i rischi correlati a questa tecnologia. La maggiore economia europea sta stanziando miliardi di euro per usare le fonti rinnovabili in modo da soddisfare i suoi bisogni. Era programmato che la transizione avvenisse per gradi nei prossimi 25 anni, ma il disastro alla centrale di Fukushima ha accelerato il processo. «Più presto la Germania uscirà dal nucleare meglio sarà». Lo ha detto oggi a Francoforte la cancelliera Angela Merkel.  Inoltre ha sottolineato che la «catastrofe di apocalittiche dimensioni» ha irrimediabilmente segnato l'inizio di una nuova era. La decisione di Berlino di spegnere temporaneamente sette dei suoi 17 reattori per controlli di sicurezza fornisce un'idea di cosa cambierà per un Paese industrializzato quando, rinunciando al nucleare, si perde un quarto dell'energia a propria disposizione.
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