sabato 3 gennaio 2009
Annunciata da alcune ore di tiri di artiglieria è partita l'offensiva di terra israeliana verso Gaza. Obiettivo: occupare aree di lancio dei razzi. Nel pomeriggio un missile ha colpito una moschea a Jabaliya: 16 morti. Domani arriva la delegazione Ue per chiedere un cessate il fuoco immediato.
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Annunciata da alcune ore di tiri di artiglieria è partita l'offensiva di terra israeliana verso Gaza.Testimoni palestinesi riferiscono di aver visto entrare truppe di terra israeliane in due diversi punti della Striscia di Gaza. Un portavoce militare israeliano ha confermato che truppe israeliane sono entrate stasera nella Striscia di Gaza. L'esercito israeliano ha ricevuto l' ordine di occupare nella striscia di Gaza le aree di lancio dei razzi su Israele, secondo un comunicato diffuso dall'ufficio del premier Ehud Olmert. Le tre reti tv israeliane hanno cominciato questa sera a mostrare le immagini di soldati in pieno assetto di guerra e di carri armati che lasciano il territorio israeliano per entrare nella Striscia di Gaza. In Israele, secondo fonti informate, gli ospedali hanno ricevuto istruzioni di mobilitare tutto il personale medico, incluso quello della riserva.Colpita moschea. Nel pomeriggio missili israeliani hanno centrato una moschea del campo profughi di Jabaliya e hanno ucciso almeno 16 fedeli impegnati nella preghiera serale, tra cui due fratelli di 10 e 12 anni. Lo hanno riferito fonti sanitarie, secondo cui ci sarebbero una sessantina di feriti di cui 16 in gravi condizioni. Al momento dell'esplosione nella moschea c'era circa 200 persone. Poco prima fonti palestinesi avevano riferito che quattro persone - tra cui due comandanti militari di Hamas - erano rimaste uccise in vari raid, tra cui quello su una scuola e sul porto di Gaza. Mohammad al-Jammal, 40 anni, era uno dei capi delle Brigate Ezzedine Al-Qassam e secondo Israele era responsabile di tutti i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza.In un attacco contro un'auto a Khan Yunis è stato invece ucciso Mohammed Maaruf, uno degli elementi di spicco dell'ala militare del movimento islamico. La scuola presa di mira - e in cui è stato ucciso un custode - era usata secondo Israele come base di lancio per i razzi.Diplomazia, si muove l'Europa. Mentre si intensificano le voci su un attacco di terra imminente delle truppe israeliane, una missione dell'Unione europea arriva domani in Medio Oriente con l'obiettivo di ottenere "un immediato cessate il fuoco" per la Striscia di Gaza, mentre lunedì è atteso in regione anche il presidente francese, Nicolas Sarkozy, che si propone di "cercare le vie della pace". Le due delegazioni incontreranno insieme lunedì a Ramallah il capo dell'Autorità palestinese, Abu Mazen (Mahmoud Abbas). La missione europea rappresenta il primo importante impegno diplomatico della Repubblica ceca, dal primo gennaio presidente di turno dei 27. La delegazione, che sarà guidata dal ministro degli esteri ceco, Karel Schwarzenberg, sarà composta dall'Alto rappresentante della politica estera europea, Javier Solana, dalla commissaria alle relazioni esterne, Benita Ferrero- Waldner, e dai ministri degli esteri della Svezia, Karl Bilt, e della Francia Bernard Kouchner, che rappresentano rispettivamente la futura e la passata presidenza Ue.   I diplomatici europei incontreranno domani al Cairo il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Aboul Gheit. Lunedì avranno colloqui in Israele col presidente, Shimon Peres, il premier, Ehud Olmert, il ministro della difesa, Ehud Barak, e il ministro degli esteri, Tzipi Livni. Lo stesso giorno discuteranno a Ramallah col primo ministro delle finanze dell'Anp, Salaam Fayad. L'agenda del programma prevede per martedì un incontro, ancora da confermare, con il premier della Giordania, Nader Dahabi. Intenso anche il programma della visita di Sarkozy, che lunedì si recherà in Egitto, Cisgiordania e Israele e martedì in Siria e Libano. L'ottenimento di una tregua "immediata e permanente" a Gaza è stato l'ultimo impegno della presidenza francese dell'Ue, che ha chiuso il mandato con una riunione straordinaria dei ministri degli esteri dei 27. Sarkozy ha poi inaugurato l'anno nuovo con un incontro con il ministro Livni all'Eliseo. Nonostante l'attivismo, però, Sarkozy non è riuscito a doppiare il successo diplomatico ottenuto in agosto nella guerra tra Russia e Georgia.IN MATTINATAMorto un capo di Hamas. È morto in seguito a un nuovo bombardamento aereo israeliano sulla Striscia di Gaza un comandante delle Brigate Ezzedin al-Qassam, ala militare di Hamas: si chiamava Abu Zakaria al-Jamal, ed è spirato in mattinata a causa delle gravi lesioni che aveva riportato in occasione del raid, avvenuto nella notte. Lo hanno reso noto fonti del gruppo radicale palestinese, che ha perso così la seconda personalità di spicco dall'inizio dell'offensiva d'Israele, otto giorni fa. Giovedì scorso aveva infatti perso la vita un altro dirigente di Hamas, Nizar Rayyan. La maggior parte dei capi del Movimento di Resistenza Islamica si sono dati alla clandestinità, rifugiandosi in bunker e nascondigli segreti per evitare di rimanere vittime di 'omicidi selettivi' per mano di eventuali commando israeliani infiltratisi all'interno dell'enclave.Nello Stato ebraico l'Esercito si è limitato a far sapere che durante la notte sono proseguiti gli attacchi aerei. In realtà i bombardamenti sono continuati anche dal mare, e hanno preso di mira soprattutto le postazioni di avvistamento costiero di Hamas. Dal cielo sono invece state colpite le abitazioni di diversi esponenti di spicco del gruppo radicale.Nel complesso ammontano a una ventina i raid effettuati nelle ultime ore. Respinta infiltrazione israeliana. Le Brigate Ezzedine al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno annunciato di aver respinto un tentativo d'infiltrazione via terra nella Striscia di Gaza da parte di un commando delle forze speciali israeliane: queste ultime, la cui consistenza numerica non è stata precisata, sarebbero state intercettate da miliziani delle Brigate mentre cercavano di superare il valico di confine che immette nel sobborgo di Shijaiyah, alla periferia orientale di Gaza città; i militanti islamici avrebbero reagito sparando almeno sei salve di mortaio all'indirizzo degli intrusi, i quali a loro volta avrebbero risposto al fuoco con armi leggere, ma si sarebbero poi ritirati sul proprio territorio. Non ci sarebbero stati feriti da nessuna delle due parti. Un portavoce dell'Esercito in Israele si è limitato a dichiarare di non essere a conoscenza dell'episodio, puntualizzando tuttavia che dall'inizio della campagna di bombardamenti aero-navali contro la Striscia, otto giorni fa, nessun soldato vi è finora sconfinato.
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