giovedì 29 marzo 2012
Il Giappone ha giustiziato tre condannati a morte, la prima esecuzione dal luglio 2010. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Kyodo, citando una fonte vicina al ministero della Giustizia.
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Il Giappone ha giustiziato tre condannati a morte: sono le prime esecuzioni dal luglio 2010. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa Kyodo, citando una fonte vicina al ministero della Giustizia. L'agenzia Jiji ha riferito che almeno un condannato è stato impiccato. Il ministro della Giustizia, che deve dare il suo consenso prima di ogni esecuzione, non ne aveva disposta alcuna da 20 mesi.
La pena di morte in Giappone ''ha il sostegno popolare ed e' supportata anche dal sistema dei giudici popolari che dovrebbe riflettere le opinioni pubbliche''. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Toshio Ogawa. Per la seconda volta le esecuzioni sono eseguite sotto il governo guidato dal partito Democratico, dopo le due (''a fini di provocazione'') di luglio 2010, volute dal ministro a Keiko Chiba, attivista dei diritti umani.
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