lunedì 16 febbraio 2015
Dopo l'assassinio di 21 copti egiziani, i raid colpiscono Derna (nella foto da twitter), Sirte e Bengasi: uccisi almeno 64 miliziani. L'allarme del premier libico Al Thani. Renzi frena sull'intervento: aspettiamo l'Onu. Hollande: si riunisca il Consiglio di Sicurezza Onu. Rapiti altri 35 lavoratori egiziani.
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Almeno 64 jihadisti dello Stato islamico sono stati uccisi nei raid aerei condotti lunedì mattina dalle forze aeree di Egitto e Libia a Derna, Sirte e Bengasi. Lo ha precisato il portavoce delle forze armate libiche di stanza a Tobruk, Mohammed Hegazi, in una dichiarazione al quotidiano egiziano "al Ahram". Secondo Hegazi, tra le vittime ci sarebbero tre comandanti dello Stato islamico e l'operazione avrebbe colpito il 95 per cento degli obiettivi prestabiliti.I raid sono stati lanciati in seguito all'esecuzione di 21 cristiani copti egiziani da parte del gruppo jihadista. Il portavoce delle forze armate libiche ha inoltre smentito che gli attacchi abbiano provocato vittime civili, in particolare quella di tre bambini, le cui tragiche foto circolano in internet. Il ministero degli Esteri egiziano ha chiesto alla comunità internazionale di assumersi le "proprie responsabilità" e di prendere "misure contro le postazioni" dell'Is e delle altre formazioni terroristiche in Libia.Il presidente francese François Hollande ha avuto un colloquio telefonico con il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi e i due si sono detti d'accordo sull'importanza che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite si riunisca per discutere della minaccia dello Stato islamico. Lo riferisce l'Eliseo, aggiungendo che i due hanno anche sottolineato la necessità che la comunità internazionale adotti "nuove misure per far fronte a questo pericolo". E il premier libico Abdullah al Thani lancia un appello, in un'intervista pubblicata sul sito web della Reuters: "Chiedo alle potenze mondiali di sostenere la Libia e intraprendere azioni militari, o questa minaccia (l'Is) si sposterà nei Paesi europei, in particolare l'Italia". Abdullah al-Thinni aggiunge di essere contrario alla presenza di truppe straniere di terra: "C'è un coordinamento totale con l'Egitto e non chiediamo forze di terra straniere in Libia". L'Alto Rappresentante per la Politica estera della Ue, Federica Mogherini, ha espresso "solidarietà e cordoglio al popolo e al Governo egiziano per i 21 egiziani copti decapitati dai terroristi in Libia". Mogherini conferma l'incontro in settimana a Washington con il Segretario di Stato John Kerry, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shouky e altri leader regionali.Il video della decapitazione dei cittadini copti è stato diffuso online da jihadisti libici che hanno giurato fedeltà all'Is. L'uccisione è stata definita "barbara" da al-Azhar, la massima istituzione dell'islam sunnita.Rapiti altri 35 egiziani.  "Almeno 35 cittadini egiziani" sono stati rapiti in Libia dopo l'inizio dei raid del Cairo "in zone controllate dall'Is e da Anbsar al Sharia": lo riferisce Libya Herald. I sequestrati sarebbero in gran parte lavoratori del settore agricolo .
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