giovedì 16 ottobre 2014
Intanto un vertice europeo fa il punto. Lorenzin: controllo, informazione, niente panico. Casi sospetti a Parigi e negli Stati Uniti.
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Continua la mobilitazione generale a livello mondiale contro l'Ebola. E oggi il segretario generale dell'Onu ban Ki Moon lancia un appello alla comunità mondiale perché stanzi un miliardo contro il virus. Tanto infatti appare necessario, come sforzo economico collettivo, per mettere in piedi le difese anti-Ebola.

Ue: più controlli L'Unione europea è pronta a rafforzare i controlli in uscita nei Paesi flagellati da Ebola e lavora a un coordinamento nella raccolta dati e nella tracciabilità dei viaggiatori provenienti dall'Africa occidentale, con verifica anche sul rilascio dei visti. Bruxelles ribadisce che il rischio reale di un'epidemia, qui in Europa, è estremamente basso. Per ora non raccomanda alcun screening negli aeroporti di casa nostra, malgrado sia Londra sia Parigi abbiano deciso autonomamente di controllare la temperatura a chi arriva dalle aree colpite, sul modello americano. È quanto è emerso al termine del vertice informale tra i ministri della salute a Bruxelles, voluto dalla presidenza italiana e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Un altro caso sospetto in Francia. Altri negli Usa Intanto, si registra un altro caso sospetto a Parigi: si tratterebbe di un'altra infermiera che è stata a contatto con una operatrice sanitaria, poi guarita. Tensione anche in America dove si moltiplicano i casi di allarme: un ricercatore dell'università di Yale è stato ricoverato ieri sera, e in Ohio, invece, due scuole sono state chiuse per il timore del contagio, visto che un membro del personale sarebbe stato sullo stesso aereo della seconda infermiera di Dallas infetta. Una sequenza di falle che ha fatto infuriare lo stesso presidente Barack Obama.Lorenzin: più informazione, niente panico A livello europeo si discute di un database comune e di una efficace campagna di informazione, con opuscoli, questionari e anche controlli a bordo dei voli. Ma il punto che sta a cuore a Lorenzin è evitare il panico:"Stiamo rafforzando le misure di sicurezza, considerando tutti i possibili scenari che possono capitare.

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