sabato 10 gennaio 2015
​Una domenica per dire no alla violenza. Tra i leader europei qui per la manifestazione di solidarietà per le vittime dell'attentato al settimanale Charlie Hebdo e per gli ostaggi morti nel supermercato kasher con il presidente François Hollande anche Matteo Renzi, David Cameron, Angela Merkel, Mariano Rajoy, il premier turco Ahmet Davutoglu. In programma anche un vertice antiterrorismo. La polizia: cellule terroristiche dormienti riattivate.
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La Francia risponde al terrore con una grande marcia. Una domenica all’insegna della mobilitazione popolare. A Parigi si sono dati appuntamento non solo i francesi, ma tanti governanti e amministratori di altri Paese. Tra i leader europei qui per la manifestazione di solidarietà per le vittime dell'attentato al settimanale Charlie Hebdo e per gli ostaggi morti nel supermercato kasher con il presidente François Hollande anche Matteo Renzi, David Cameron, Angela Merkel, Mariano Rajoy, il premier turco Ahmet Davutoglu e molti altri. E poi il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente ucraino Petro Poroshenko e il presidente del Mali, Ibrahim Boubacar Keita. Il Marocco sarà rappresentato dal ministro degli Esteri, Salaheddine Mezouar, ma Rabat ha fatto sapere che "in caso di caricature del profeta durante la marcia" il ministro lascerà la manifestazione.  Le misure di sicurezza, come ovvio, sono state rinforzate al massimo, così come resta alta la vigilanza per prevenire possibili nuovi colpi di testa di terroristi più o meno improvvisati. Nonostante le rassicurazioni del ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, che ha sottolineato di aver adottato "tutte le misure" perchè il corteo possa svolgersi "nel raccoglimento, nel rispetto e nella sicurezza", fonti dell'antiterrorismo hanno espresso serie preoccupazioni. Fonti dello stesso antiterrorismo hanno affermato a Le Figarò che forse sarebbe stato rinviare l’evento di almeno un paio di giorni. "È un problema reale, dato il contesto e sapendo che tutti i sospettati potrebbero non essere ancora stati identificati”, dicono alcuni esponenti dei servizi, anche alla luce del fatto che la compagna dell'attentatore del supermercato kosher è ancora in fuga e che potrebbero esserci altri jihadisti del gruppo dei fratelli Kouchi pronti a colpire. Nelle stesse ore della marcia, sempre a Parigi, si tiene un vertice sulla sicurezza antiterrorismo dei ministri dell'Interno dell'Unione europea, al quale prenderà parte il segretario alla Giustizia americano, Eric Holder. Secondo la Cnn, che riporta fonti della polizia, cellule terroristiche dormienti sono state attivate in Francia nelle ultime 24 ore. Agli appartenenti alle forze dell'ordine è stato chiesto di cancellare il loro profilo sui social media e di portare sempre con sè le proprie armi, ha aggiunto la fonte. Si mobilitano anche i trasporti. Thalys, la società dei treni ad alta velocità che collegano Bruxelles a Parigi in un'ora, ha deciso di dare il suo contributo offrendo tutti i posti rimasti liberi su tutti i suoi treni questa domenica al prezzo più basso di 29 euro, per permettere a chi vuole di recarsi nella capitale francese per partecipare alla grande marcia di solidarietà repubblicana.    Intanto nella giornata di sabato già decine migliaia di persone sono scese in piazza nel pomeriggio a Parigi e in tante altre città francesi. La più grande manifestazione a Tolosa, con 80.000 persone; 30.000 a Nantes; a Pau, nel sud-ovest, in 30.000 sono sfilati in una marcia silenziosa per le vie della città; in 22.000 hanno manifestato a Orleans, nel centro della Francia, e altri 23.000 a Nizza, nel sud-est. E così via.
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