mercoledì 29 settembre 2021
160mila ettari di terreno saranno amministrati dai Kuku Yalanji insieme al governo del Queensland. Tra questi anche la foresta Daintree, patrimonio dell'Unesco dal 1988
La foresta pluviale più antica del mondo torna ai popoli aborigeni

Kyle Cleveland/unsplash

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Il popolo aborigeno Kuku Yalanji torna ad amministrare la foresta pluviale più antica del pianeta, in Australia. La decisione è arrivata grazie ad un accordo storico con lo Stato del Queensland dopo quattro anni di trattative.

Agli aborigeni sono affidati 160mila ettari di terreno: comprendono la foresta Daintree, patrimonio dell’Unesco dal 1988, e i territori di Cedar Bay, Black Mountain e Hope Islands. L’amministrazione sarà congiunta tra Kuku Yalanji e governo del Queensland.

La ministra dell'Ambiente australiana, Meaghan Scanlon, ha scritto su Twitter che la cultura del popolo aborigeno "è una delle più antiche viventi" e che "questa assegnazione della terra sancisce il riconoscimento del loro diritto di possedere e gestire il loro Paese".

La foresta Daintree ha oltre 135milioni di anni ed è stata la dimora di generazioni e generazioni di aborigeni. Per l’Unesco è un sito particolarmente prezioso per la biodiversità: si contano oltre 3.000 specie di piante, 107 specie di mammiferi, 368 specie di uccelli e 113 di rettili. ​

Negli anni Ottanta ha rischiato di essere sottoposta ad azioni di disboscamento volute da alcuni partiti legati al governo dei Queensland. All'epoca, il governo di Canberra si è opposto e ha chiesto il riconoscimento della foresta come patrimonio dell'Umanità.

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