venerdì 18 settembre 2020
In Gran Bretagna limitazioni per 12 milioni di persone. In Francia 10mila nuovi casi. La Danimarca chiude bar e ristoranti alle 22
Impennata di contagi a Londra e a Madrid. Israele in lockdown

Ansa

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Oltre 10mila nuovi contagi in Francia, 3.400 in Gran Bretagna, 2.000 in Germania. L'allarme lanciato ieri dall'Oms per il dilagare di Covid-19 in Europa è confermato ancora una volta dai dati. E si annunciano nuovi provvedimenti restrittivi.

In Gran Bretagna limitazioni per 12 milioni di persone

La Gran Bretagna, che ha ridotto la quarantena a 10 giorni, ha registrato altri 3.395 contagi, un dato in calo rispetto ai 3.991 del giorno precedente. Ma nella settimana dal 4 al 10 settembre un britannico su 900 ha avuto il Covid: la settimana precedente il rapporto era di uno ogni 1.400. L'indice di diffusione del contagio è salito a 1,1-1,4, la scorsa settimana era tra 1 e 1,2.

In gran parte dell'Inghilterra centrale e settentrionale tornano lockdown localizzati. Si tratta, ha spiegato il ministro della Sanità Matt Hancock di "una risposta immediata" al nuovo incremento dei contagi nella zona, con tassi d'infezione compresi fra 70 e 103 casi diagnosticati per ogni 100mila abitanti, nettamente superiori alla media nazionale. Un giro di vite già reintrodotto nelle settimane scorse in città come Birmingham, Bolton o Leicester e in alcune zone della Scozia e del Galles. Ulteriori restrizioni sono attese per l'inizio della prossima settimana, per un totale di 12 milioni di britannici coinvolti. Tra le indicazioni, quella di usare i trasporti pubblici solo se indispensabile.

Sarebbero in arrivo provvedimenti restrittivi anche a Londra, secondo quanto scrive il quotidiano Evening Standard. Gli ultimi dati sui contagi nella capitale sarebbero in brusca crescita, con un'impennata a 25 casi, e in alcuni quartieri anche a 30, ogni 100mila abitanti (dai 18,8 dello scorso fine settimana). Tassi di contagio superiori ai 50 ogni 100mila abitanti suggeriscono il lockdown, scrive il quotidiano londinese.

​La Danimarca annuncia nuove restrizioni

L'indice di diffusione del virus in Danimarca è salito sopra quota 1,5. Per questo motivo, il primo ministro Mette Frederiksen ha disposto che a partire da domani gli incontri in luoghi pubblici siano limitati a un massimo di 50 persone. Inoltre, bar e ristoranti dovranno chiudere tassativamente entro le 22. Nell'ultima giornata i nuovi contagi sono stati 454, avvicinandosi al picco di 473 ad aprile.

Nei quartieri poveri di Madrid un caso ogni 100 abitanti

Si pensa a lockdown mirati anche a Madrid e nella sua regione, epicentro dell'epidemia in Spagna. Secondo l'ultimo rapporto delle autorità regionali, la pressione sul sistema sanitario è in aumento con 2.850 persone ricoverate, di cui 392 in terapia intensiva. Oltre il 20% dei letti d'ospedale è occupato da pazienti Covid-19.

Il numero dei casi è esploso in alcuni distretti e comuni del sud della capitale dove nelle ultime due settimane si sono registrati più di 1.000 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Un'incidenza molto superiore alla media nazionale (285), che è già una delle più alte d'Europa. Si tratta di quartieri poveri, dove vivono molti immigrati. E' il caso di Vallecas, quartiere meridionale povero e pieno di stranieri, dove i contagi ammontano a sei volte quelli del quartiere settentrionale di Chamberi, uno dei più ricchi della capitale. A Vallecas il sistema sanitario fatica a garantire prevenzione e cure. "Ci tengono fuori ad aspettare, ammassati, in coda ovunque" dice una residente, Mari Paz Gonzales, all'agenzia Reuters. "Siamo abbandonati". Un'altra, Carmen Ibarra, aggiunge: "Non appena varchi quel ponte, le cose cambiano. Cambia il quartiere".

La Spagna è il Paese dell'Europa occidentale con il maggior numero di contagi, oltre 625mila, e più di 30mila morti.

La Francia supera i 10mila contagi, restrizioni in arrivo

La Francia è uno dei Paesi europei più colpiti dalla seconda ondata di Covid-19. Il ministro della Sanità, Olivier Véran, ha ammesso che l'epidemia "è ancora molto attiva" invitando i francesi al senso di responsabilità e al rispetto delle misure di sicurezza. Nei dipartimenti di Lione e di Nizza (Rhone e Alpes-Maritimes), che presentano attualmente le situazioni più gravi, saranno adottate nuove "misure" restrittive entro sabato, ha annunciato il ministro evocando possibili restrizioni "più forti a Marsiglia" e in Guadalupa, "se il contesto non migliorerà". Véran ha citato la possibile chiusura dei bar o il divieto di raduni pubblici.

In Germania leggero calo: 1.916 nuovi casi

La Germania ha registrato nelle ultime 24 ore altri 1.916 casi di coronavirus, un numero leggermente inferiore alle 2.194 infezioni registrate il giorno precedente, l'aumento giornaliero più alto dal 23 aprile. Registrati anche altri 7 morti, per un totale di 9.378 dall'inizio della pandemia, mentre il totale dei contagi è salito a 267.773, secondo i dati dell'istituto Robert Koch.

Record di contagi in India. Torna il lockdown totale in Israele

Quanto al resto del mondo, continua l'aumento dei casi in India che dopo aver sfondato il tetto dei 5 milioni di contagi ha registrato il record di quasi 100.000 casi in 24 ore. Intanto Israele diventa il primo Paese al mondo a reintrodurre il lockdown totale. La chiusura totale, scattata attorno a mezzogiorno, resterà in vigore per almeno tre settimane, in concomitanza con le festività del Capodanno ebraico. Sono stati 5.238 i contagi nell'ultimo giorno, che hanno portato a 577 i malati gravi, di cui 153 in rianimazione. Le vittime, da inizio pandemia, sono salite a 1.169.

Le autorità della Giordania prevedono fino a un anno di carcere per chi organizza matrimoni, funerali, feste o riunioni con più di venti persone. Si tratta dell'ultima misura adottata da Amman per cercare di contenere la diffusione del coronavirus. "In questo modo si cerca di ridurre la diffusione del virus e l'aumento dei casi a cui abbiamo assistito", ha dichiarato il portavoce del governo giordano Amjad Adailah citato dall'emittente al-Arabiya.

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