mercoledì 10 aprile 2013
Pronti a ogni evenienza Corea del Sud e Stati Uniti. ​Il regime minaccia anche di "distruggere"  Tokio, Osaka e Kyoto se il governo nipponico agirà politicamente contro Pyongyang. Da oggi chiuso il confine con la Cina.
LA DIRETTA TWITTER Diario coreano di Giorgio Ferrari
REPORTAGE Un brivido in città quando suona la sirena (Giorgio Ferrari)
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Resta altissima la tensione tra le due Coree e Seul, Washington e Tokyo si preparano a ogni evenienza, innalzando il livello di allerta dopo le minacce rivolte negli ultimi giorni agli Stati Uniti e la Corea del Sud, insieme al missile a lungo raggio pronto a un possibile lancio. La Corea del Nord ha minacciato di trasformare in un "campo di battaglia" il Giappone, con attacchi alle sue principali città - Tokyo, Osaka o Kyoto - in caso i giapponesi facciano azioni che provochino l'inizio dello scontro armato. In un editoriale pubblicato dal quotidiano del partito unico nordcoreano, Rodong Sinmun, il regime minaccia anche di "distruggere" il Giappone se agisce politicamente contro Pyongyang. Il comando congiunto delle forze sudcoreane e statunitensi nella penisola coreana ha elevato di un livello il suo sistema di allerta, di fronte ai crescenti indizi che Pyongyang potrebbe realizzare a breve un lancio di missili balistici. Il ministro sudcoreano degli Esteri, Yun Byung-se, ha dichiarato di aver chiesto la mediazione di Russia e Cina per tentare di convincere la Corea del Nord a mettere fine alle sue provocazioni militari.La Corea del Nord ha chiuso da oggi ai gruppi turistici l'accesso al valico di confine di Dandong, il più importante tra quelli che la collegano alla Cina: lo hanno reso noto fonti doganali cinesi, che hanno chiesto l'anonimato. "Le agenzie di viaggio non sono autorizzate a condurre i gruppi di turisti al valico, dal momento che il governo nord-coreano ha chiesto agli stranieri di andarsene", hanno spiegato. La restrizione non sembra applicarsi tuttavia a coloro che si recano al Nord per motivi professionali. "Per quanto se ne sa, gli uomini d'affari possono entrare e uscire dalla Corea del Nord liberamente". La decisione sarebbe stata presa da Pyongyang in maniera unilaterale.

 

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