martedì 31 marzo 2015
La Conferenza dei donatori ha raccolto 3,8 miliardi di dollari: lo ha annunciato, al termine dei lavori a Kuwait City, il segretario dell'Onu, Ban Ki-Moon. Necessari 8,4 miliardi di dollari.
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La terza Conferenza dei donatori della Siria ha stanziato 3,8 miliardi di dollari per gli aiuti alla popolazione e ai profughi siriani. Lo ha annunciato oggi, al termine dei lavori a Kuwait City, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. Alla Conferenza hanno partecipato 70 Paesi (per lo più occidentali e del Golfo) e di una quarantina di organizzazioni non governative. All'apertura della conferenza l'emiro del Kuwait, Sheikh Sabah al-Ahmed al-Jaber al-Sabah, ha annunciato uno stanziamento di 500 milioni di dollari (465 milioni di euro). Il Kuwait si conferma così uno dei piu generosi sostenitori dell'Onu impegnata nella crisi umanitaria siriana. La Commissione europea e i 28 Stati membri della Ue hanno portato a 1,1 miliardi di euro gli aiuti, ha annunciato il commissario Ue agli Aiuti umanitari, Christos Stylianides. Gli Stati Uniti si impegnano a donare 507 milioni di dollari. Le organizzazioni non governative hanno messo sul piatto della bilancia 506 milioni di dollari. L'Italia si è impegnata con 18 milioni di euro (oltre 19 milioni di dollari). L'Onu ha stimato che servirebbero circa 8,4 miliardi di dollari, solo nel 2015, per alleviare le sofferenze dei siriani. Finora nelle casse delle agenzie delle Nazioni Unite impegnate sul terreno del conflitto è arrivato solo il 10% della somma necessaria. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha espresso "vergogna, profonda rabbia e frustazione", per il fallimento della comunità internazionale nel trovare una soluzione per la crisi siriana e ha invocato una punizione per i responsabili del "bagno di sangue" e "i crimini commessi contro il popolo siriano". I numeri della crisiLa crisi siriana, giunta ormai al suo quinto anno, ha provocato duecentomila morti, quasi 4 milioni di rifugiati – prevalentemente in Turchia, Libano e Giordania – a cui si aggiungono circa 8 milioni di profughi interni, gli sfollati. Sono 12 milioni le persone che necessitano assistenza medica, cibo ed elettricità.
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