sabato 14 maggio 2016
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Londra. Il partito conservatore britannico è sempre più diviso dalla questione della Brexit in vista del referendum del 23 giugno. Ieri il quotidiano conservatore Daily Telegraph, più vicino al fronte del sì all’uscita dall’Ue ( Vote Leave), ha attaccato il premier David Cameron, un convinto europeista, accusando il suo governo di non aver rivelato in precedenza i dati completi sull’immigrazione dai Paesi dell’Unione Europea. Secondo l’ufficio nazionale di statistiche, scriveva ieri il Telegraph, sono due milioni e 400mila gli immigrati interni al continente giunti sull’isola dal 2011 al 2015, contro i 900mila indicati dalle stime precedenti. Sarebbe dunque colpa dell’esecutivo, continua il quotidiano londinese, se i servizi pubblici sono «sovraccarichi» e non riescono a fornire l’accesso adeguato ai cittadini britannici. Ma l’attacco del Telegraph minaccia ora di inasprire ancora di più il dibattito all’interno del partito conservatore dove ieri è intervenuto anche l’ex premier Tory, John Major. «La questione dell’immigrazione – ha detto – è diventata un’ossessione per gli esponenti euroscettici del partito» riferendosi in particolare a Boris Johnson e Michael Gove, «che stanno diventando sempre più simili agli indipendentisti dell’Ukip». Elisabetta Del Soldato © RIPRODUZIONE RISERVATA David Cameron (Epa)
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