lunedì 22 luglio 2013
​Il Paese è diviso tra i sostenitori del nuovo governo di el-Beblawi e i difensori del deposto presidente Morsi. Stamani all'alba nuove violenze nei pressi dell'Università: nove feriti. La famiglia di Morsi minaccia azioni legali internazionali: «È stato sequestrato».
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È di nove morti e 86 feriti il bilancio ufficiale delle violenze che si sono registrate nelle ultime 24 ore in Egitto. Lo riferisce il ministero della Salute, secondo il quale sei persone sono state uccise ieri nella piazza al-Nahda, a Giza, sud-ovest del Cairo, e altre tre tra Piazza Tahrir e la provincia di Qalyubiya, al nord della capitale. Negli scontri di questa mattina nei pressi dell'università si contano invece nove feriti, mentre in precedenza i media ufficiali avevano parlato di due morti.Ieri la famiglia di Mohammed Morsi aveva accusato l'esercito di avere "sequestrato" il deposto presidente. "Stiamo per prendere misure legali sul piano locale e internazionale- ha spiegato la figlia Shaimaa - contro Abdel Fattah el-Sissi", il capo dell'esercito, oggi ministro della Difesa, regista del colpo di Stato che ha messo fine alla presenza dei Fratelli Musulmani ai vertici delle istituzioni. "Non abbiamo notizie di lui dal 3 luglio", ha aggiunto il figlio Osama. Germania e Stati Uniti hanno lanciato appelli al Cairo affinché lo rilasci, mentre l'Unione Europea sostiene che "vanno liberarti tutti i detenuti politici". Il governo egiziano in carica si è limitato a replicare che Morsi si trova in "un luogo sicuro".
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