sabato 3 gennaio 2015
​​​​Si tratta di ragazzi tra i 15 e i 17 anni prelevati da uno sperduto villaggio del nord est della Nigeria. Appello all'Onu dei genitori delle ragazze rapite in aprile.
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​​Quaranta giovani sono stati rapiti in uno sperduto villaggio nel nord est della Nigeria dal gruppo terrorista Boko Haram. Lo riferiscono testimoni e fonti della sicurezza. I sequestrati sono tutti maschi e hanno tra i 15 e i 23 anni. I fatti sono accaduti mercoledì sera - riferice Mohammed Zarami, un testimone.Secondo la ricostruzione dei testimoni, uomini pesantemente armati sono arrivati nel villaggio di Malari e hanno preso almeno 40 giovani. "La gente ha cominciato a scappare dalle case terrorizzata ma loro non hanno nè sparato nè ucciso nessuno", ha raccontato uno degli abitanti che è riuscito a fuggire nella città vicina di Maiduguri. Nell'ultimo anno sono diverse centinaia le persone sequestrate dal gruppo fondamentalista di Boko Haram che costringe i ragazzi a combattere e le donne a matrimoni forzati.Il gruppo terrorista di Boko Haram è noto per i sequestri di massa. I ragazzi sono usati come combattenti, le ragazze come schiave sessuali. Il caso più conosciuto è quello delle duecento studentesse rapite lo scorso aprile a Chibok. I loro parenti hanno perso la speranza che il governo le ritrovi e salvi, e hanno fatto appello per avere aiuto dall’Onu. Un gruppo che rappresenta i familiari delle rapite, ha riferito una portavoce dei genitori, Bukola Shonibare, ha incontrato il mese scorso funzionari di Un Women (Ente dell’Onu per l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile), il capo della missione dell’Onu in Nigeria e funzionari dell’ufficio dell’Onu nell’Africa occidentale. Il gruppo si è rivolto inoltre all’Unicef. “Se il governo non è in grado di agire, chiediamo all’Onu di intervenire e aiutarci, e se loro rifiuteranno, semplicemente non sapremo cosa fare”, ha detto il reverendo Enoch Mark, le cui due figlie sono state rapite. A otto mesi dal sequestro, avvenuto nella città di Chibok, nello Stato nordorientale di Borno, i genitori delle studentesse non sanno ancora quali azioni abbia adottato il governo nigeriano per ritrovare le ragazze.
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