lunedì 28 aprile 2025
Ignote le cause: non si esclude un attacco hacker. Il gestore "Red Electrica": «Da sei a dieci ore per ripristinare la rete». Migliaia imprigionati negli ascensori. Colpiti anche Francia e Portogallo
Passeggeri bivaccano per ore sulle banchine della stazione di Atocha, a Madrid

Passeggeri bivaccano per ore sulle banchine della stazione di Atocha, a Madrid - Ansa

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Una «oscillazione molto forte nella rete elettrica». L’incidente, spiega il direttore di “Red Electrica” Eduardo Prieto, ha disconnesso il sistema energetico spagnolo dal resto del sistema europeo. Così alle 12 e 38 di ieri la Spagna è improvvisamente entrata nel caos: il blackout riguarda tutto il Paese tranne Canarie e Baleari. Colpiti dall’interruzione di energia anche il Sud della Francia, solo per pochi minuti, e buona parte del Portogallo. Passano le prime due ore, con numerosi cittadini intrappolati nelle metropolitane di Madrid, Barcellona e Siviglia.


Treni fermi ovunque e passeggeri come in ostaggio sui binari per il calo di tensione, mentre a migliaia bivaccano sulle banchine delle stazioni in attesa che il traffico si sblocchi: almeno 30mila i passeggeri evacuati a sera. Anche i supermercati chiudono, mentre il traffico a Madrid, con i semafori spenti, impazzisce: ingorghi anche nelle altre città. Negli ospedali sono state sospese le attività di routine e per operare le urgenze sono attivati i generatori autonomi, come anche nelle cinque centrali nucleari spagnole con sette reattori in funzione.


Dalla sorpresa all’emergenza, con i primi appelli delle municipalità ai cittadini a «restare a casa». La governatrice di Madrid chiede di attivare anche l’esercito. Il premier spagnolo Pedro Sanchez, dopo aver presieduto una riunione d’emergenza nel centro di controllo di Red Electrica, convoca il Consiglio di sicurezza nazionale alla Mocloa: si attiva il piano di emergenza nazionale. Intanto le squadre speciali evacuano le persone dalle banchine del metro e dagli ascensori, dove sono rimasti rinchiusi per ore. Impossibile, però, ripristinare il traffico ferroviario: le stazioni di Atocha e Chamartin, a Madrid, a Barcellona Sants, a Bilbao, Valencia, Siviglia, Cordova, Saragozza, Valladolid e Malaga resteranno aperte tutta notte per consentire il pernottamento dei viaggiatori bloccati. Riaperti all’80 % i voli negli aeroporti spagnoli, sia pur con notevoli ritardi. In blocco tutti i centri direzionali, con Internet in tilt, e intere palazzine sono fatte evacuare. Si ferma per un giorno il congresso del Ppe a Siviglia, ma non verrà rimandato.


Solo parziale, a sera, il ritorno alla normalità: la corrente elettrica in alcune zone di San Sebastian ritorna intorno alle 13 e10, mentre a Bilbao e a Vitoria, sempre nei Paesi Baschi, poco dopo le 13 e quarantacinque. Anche nella regione di Barcellona la rete ha ripreso a funzionare dopo pochi minuti. Il guasto si è invece risolto in pochi minuti in Francia – che ha subito offerto assistenza alla rete spagnola – e piuttosto a rilento e parzialmente in Portogallo.


Mentre si rincorrevano ancora le ipotesi sulle cause, Red Electrica fa sapere che ci vorranno dalle «sei alle dieci ore» per ripristinare completamente la corrente. Una interruzione di proporzioni macroscopiche e inedite per l’Europa. I servizi segreti spagnoli indagano su un possibile attacco hacker.


Ipotesi avanzata per primo dal vice ministro portoghese per la Coesione territoriale, Manuel Castro Almeida. Dall’Ue arriva il «sostegno» alla Spagna, ma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa precisa che al momento «non ci sono indicazioni di un attacco informatico».


Il premier spagnolo Pedro Sanchez, in una conferenza stampa alla Moncloa in tardo pomeriggio, ha auspicato che la corrente sia ripristinata «al più presto» in tutto il Paese. La corrente è ritornata «in diversi territori nel nord e nel Sud della Penisola iberica», e «le centrali idroelettriche in tutto il Paese» sono state riattivate. «Non si riscontrano problemi di protezione civile, né problemi di sicurezza», ha detto Sanchez. Tuttavia il premier ha invitato la popolazione a usare «responsabilmente i telefoni cellulari» e a fare «telefonate brevi» fino a quando non ritornerà l’energia elettrica in tutto il Paese. Quanto alle cause, al momento «nessuna ipotesi è esclusa» ma Sanchez ha anche invitato a non diffondere «informazioni di dubbia provenienza». Ci vorrà più tempo per “avere corrente” e per “fare luce” su quanto accaduto.



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