mercoledì 29 giugno 2022
Nella notte, la votazione sullo scioglimento della Knesset. Sarà l'attuale ministro degli Esteri Yair Lapid a guidare il Paese alle urne, in autunno
Il premier israeliano Naftali Bennett

Il premier israeliano Naftali Bennett - Ansa

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Il premier Naftali Bennett ha annunciato che non parteciperà alle prossime elezioni politiche in Israele previste a fine ottobre o ai primi di novembre. Il governo, in carica dal giugno 2021, ha perso la maggioranza a causa di tensioni interne alla coalizione: una compagine che comprende otto partiti - dall'estrema sinistra all'estrema destra, più una formazione araba - che si erano uniti per estromettere dalla guida del Paese l'ex premier Benjamin Netanyahu, oggi leader dell'opposizione, atteso da un impegnativo percorso giudiziario. Verificata l'instabilità dell'esecutivo, Bennett, il 20 giugno, ha annunciato l'intenzione di sciogliere la Knesset (il Parlamento), avviando l'iter verso nuove elezioni (le quinte in tre anni).

Il premier ha fatto sapere che lascerà anche la guida del suo partito, Yamina, che verrà assunta dall'attuale ministro dell'Interno Ayelet Shaked. Nei giorni scorsi, la Shaked aveva reso noto che sarebbe disposta a entrare in un governo di destra guidato da Netanyahu. Considerati gli equilibri attuali, con l'adesione di Yamina, l'ex premier e leader del Likud avrebbe possibilità di farcela.

«Solo insieme potremo vincere. Rispettiamoci l'un l'altro, invece di lasciare spazio all'odio», ha detto Bennett nel discorso con cui si è congedato dalla Knesset, comunicando l'intenzione di prendersi una pausa dalla politica. «Abbiamo mostrato alla gente che si può lavorare insieme anche se si hanno ideologie diverse. Abbiamo dimostrato che gli accordi hanno un valore».

«Naftali, grazie per ciò che hai fatto per i cittadini di Israele, per le decisioni difficili che hai preso per il popolo di Israele, e per la cooperazione per la sicurezza di Israele. Continueremo a lavorare insieme per il Paese nel prossimo futuro», ha detto il ministro della Difesa Benny Gantz.

Questa notte si svolgerà la seconda votazione per lo scioglimento della Knesset, che necessita di tre gradi approvazione. I tempi si sono allungati per la discussione sul varo di alcune leggi entro la fine della legislatura, tra queste, quella che accelera la costruzione della metropolitana a Tel Aviv (il ministro delle Finanze Avigdor Lieberman e la ministra dei trasporti Merav Michaeli hanno minacciato di presentare migliaia di emendamenti allo scioglimento della legislatura se l'opposizione non accetterà di votare il provvedimento, con relativi fondi, sulla ferrovia leggera).

Quando verrà sciolta la Knesset – l'esito della votazione è dato per scontato – l’attuale ministro degli Esteri Yair Lapid diverrà premier ad interim al posto di Bennett fino alle elezioni in autunno. Così era previsto dagli accordi di coalizione sottoscritti l'anno scorso. Bennett ha detto che resterà al fianco di Lapid - «un fratello» - come premier alternato, per tutto il tempo necessario. Le due date possibili per le elezioni sono il 25 ottobre (preferita dall'opposizione) o il 1 novembre (scelta dall'attuale maggioranza di governo). L'una o l'altra dovranno essere inserite nella legge da approvare.


Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid. Dopo lo scioglimento della Knessett, subentrerà al premier Bennett nella guida del governo fino alle elezioni in autunno

Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid. Dopo lo scioglimento della Knessett, subentrerà al premier Bennett nella guida del governo fino alle elezioni in autunno - Ansa

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