venerdì 30 settembre 2011
Il leader fondamentalista è stato colpito da un drone in Yemen. Secondo la Cia c'era la sua mano dietro il fallito attentato al volo Amsterdam-Detroit del 2009.
«Strana» lotta al terrorismo tra uccisioni e alleati imbarazzanti di R. Redaelli
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L'Imam fondamentalista yemenita-americano Anwar al Awlaki è stato ucciso in Yemen in un raid aereo, in un'operazione condotta dalla Cia. L'attacco è stato compiuto da un drone (aereo senza pilota) statunitense.Anwar al Awlaki, nato 40 anni fa in New Mexico da genitoriyemeniti, era cittadino americano. L'Imam era sfuggito ad un tentativo di uccisione nel maggio scorso, poco dopo l'uccisione in Pakistan del capo di al Qaida, Osama bin Laden. L'uccisione di Anwar al Awlaki "è un importante colpo ad al Qaida", e una "pietra miliare" degli sforzi per sconfiggerla, ha detto il presidente americano Barack Obama. La Cia lo aveva messo nella sua lista dei maggiori ricercati dopo che era emersa con chiarezza la sua regia dietro il fallito tentivo di far esplodere un aereo di linea in volo tra Amsterdam e Detroit il giorno di natale del 2009, messo in atto da uno studente nigeriano che aveva nascoto l'esplosivo negli slip.  E ancora, è accertato che aveva avuto una fitta corrispondenza elettronica con il maggiore dell'esercito americano Nidal Malik Hasan, che il 5 novembre 2009 uccise 13 militari Usa in una sparatoria nella base di Fort Hood.
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