venerdì 9 febbraio 2018
L'ok del Senato è arrivato alcune ore dopo lo scadere della mezzanotte, termine ultimo per evitare lo stallo. Poi sono seguiti il via libera della Camera e la firma di Trump
Washington, la sede del Senato Usa a Capitol Hill (Ansa)

Washington, la sede del Senato Usa a Capitol Hill (Ansa)

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È durato meno di nove ore, in gran parte notturne, il nuovo shutdown per i servizi governativi Usa dopo che era saltata la votazione al Senato. La scadenza per evitare la paralisi delle attività federali era la mezzanotte scorsa, ora di Washington. Il Senato è riuscito a votare la nuova legge di spesa solo qualche ora dopo. Poi il disegno di legge è subito passato alla Camera, che l'ha approvato nelle prime ore del mattino. Ultimo atto è stata la firma del presidente, Donald Trump, dopodiché il testo è entrato in vigore. Il precedente shutdown si era verificato lo scorso 20 gennaio ed era durato tre giorni.

Il tweet di Trump

«Ho appena firmato la legge. Il nostro esercito ora sarà più forte che mai. Noi amiamo e abbiamo bisogno del nostro esercito e gli abbiamo dato tutto, e di più. È la prima volta dopo tanto tempo che questo accade. Significa anche posti di lavoro, posti di lavoro, posti di lavoro!", ha scritto su Twitter il presidente Trump subito dopo la firma.

I voti al Congresso

Il Senato degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge bipartisan per finanziare gli uffici del governo federale con 71 voti favorevoli e 28 contrari. Successivamente alla Camera il testo ha ricevuto 240 voti a favore e 186 contrari. L'approvazione della normativa alla Camera non era scontata a causa delle resistenze dell'ala dura più anti-statalista dei Repubblicani e le insistenze dei democratici per un'apertura a favore dei Dreamers.

La misura, che include l'aumento dei limiti di spesa per i prossimi due anni e alza il tetto del debito federale sino al marzo 2019, romperebbe il ciclo delle crisi di finanziamento del governo, in tempo per la campagna elettorale legata al voto di midterm di novembre.

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