martedì 22 maggio 2018
Una nota dei vescovi australiani: la Chiesa «ha implementato programmi, politiche e procedure più forti per proteggere i bambini e gli adulti vulnerabili»
Una vittima di abusi parla con i giornalisti al termine dell'udienza che ha portato alla condanna dell'arcivescovo di Adelaide, Philip Wilson (Ansa)

Una vittima di abusi parla con i giornalisti al termine dell'udienza che ha portato alla condanna dell'arcivescovo di Adelaide, Philip Wilson (Ansa)

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«La sicurezza dei bambini e degli adulti vulnerabili è una priorità assoluta per la Chiesa e i suoi ministri». È quanto ribadisce in una nota diffusa oggi monsignor Mark Coleridge, arcivescovo di Brisbane, presidente dei vescovi australiani, in seguito alla condanna dell’arcivescovo Philip Wilson, accusato di aver coperto abusi sessuali su minori. Lo riferisce l'agenzia Sir.

«L’arcivescovo Philip Wilson – si legge nella nota della Conferenza episcopale – è stato dichiarato colpevole per non aver informato la polizia in merito alle accuse di abusi sessuali su minori. L’arcivescovo Wilson ha sostenuto la sua innocenza durante questo lungo processo giudiziario. Non è ancora chiaro se farà appello al verdetto». Detto questo, i vescovi australiani ribadiscono la loro linea, intrapresa alla luce della pubblicazione del Rapporto stilato dalla Royal Commission australiana sulle risposte istituzionali agli abusi sessuali e alle raccomandazioni che ne sono seguite. «La Chiesa cattolica, come altre istituzioni – scrivono i vescovi australiani – ha imparato molto sulla tragedia degli abusi sessuali su minori e ha implementato programmi, politiche e procedure più forti per proteggere i bambini e gli adulti vulnerabili».

Philip Wilson è arcivescovo di Adelaide. La città è stata da poco scelta dalla Chiesa cattolica di Australia per ospitare nel 2020 una “Plenary Assembly” che riunirà centinaia di leader cattolici di tutto il Paese con lo scopo di discutere sul futuro della Chiesa in Australia, sulla «sua missione in una società che sta cambiando ed evolvendo».

La condanna dell’arcivescovo Wilson segue l’altro grande caso del cardinale George Pell, rinviato a giudizio anche lui per abusi sessuali.

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