giovedì 27 luglio 2023
La storia di tre fratelli, figli di uno degli autori dell'inno di Tor Vergata, che stanno partecipando all'incontro mondiale portoghese. "Samuele è nato, inatteso, proprio il 20 agosto 2000"
Da sinistra, Samuele, Arianna e Davide Versaci

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Già il fatto che tre fratelli, anzi due fratelli e una sorella, partecipino assieme alla Gmg è un fatto particolare, ma nella storia della famiglia di Arianna, Samuele e Davide c’è qualcosa in più, un legame profondo con la Giornata mondiale della gioventù che nasce in occasione di quella italiana del 2000 a Tor Vergata. Il 20 agosto 2000, infatti, il papà dei tre giovani torinesi avrebbe dovuto essere sul palco di Tor Vergata: il suo nome, infatti, appare tra quelli degli autori dell’inno della Gmg di Roma, Emmanuel.

Ma Massimo Versaci quel giorno non poté esserci davanti alle centinaia di migliaia di giovani riuniti per la Gmg: la moglie, infatti, era incinta e la gravidanza si presentava come particolarmente complicata. Massimo decise quindi di rimanere a casa: poté così assistere alla nascita, imprevista, di Samuele, che vide la luce, prematuro, poco dopo l’Angelus che Giovanni Paolo II recitò a Tor Vergata alla chiusura della Gmg.

In questi giorni Samuele, che farà 23 anni tra poche settimane ed è laureato in fisica, sta partecipando per la prima volta alla Gmg assieme al grande gruppo piemontese, nel sottogruppo che comprende Torino, Ivrea, Vercelli e Susa, prendendo parte anche al gemellaggio con la diocesi di Coimbra. Con lui c’è la sorella più grande, Arianna, 25 anni, che prosegue il percorso di studi in psicologia, ha già partecipato alla Gmg di Cracovia e ora partecipa a quella di Lisbona come animatrice. E poi c’è Davide, diciottenne studente del Liceo Scientifico, anche lui alla sua prima Gmg. «La Giornata – aggiungono raccontando la loro storia – è di fatto una “cosa di famiglia”». Un patrimonio, insomma, che non è rimasto nelle teche dei ricordi domestici, ma che per tutti e tre è diventato un’esperienza viva da fare in prima persona e, nel caso di Arianna, da aiutare a compiere a molti altri ragazzi.

Assieme a loro c'è anche Maurizio, lo zio, che fa parte dell'équipe organizzativa e che il 20 agosto 2000 era sul palco di Tor Vergata a cantare l'inno di cui il fratello è autore.

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