mercoledì 19 maggio 2021
L'evoluzione del Dizionario dell'Università Cattolica in un portale aperto al dialogo
La Wikipedia della DSC con le radici ben piantate
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Uno scrigno prezioso, ma che in pochi aprono. Un patrimonio importante offerto al mondo, ma poco frequentato. È la Dottrina sociale della Chiesa cattolica (DSC), ossia l’insieme di principi, teorie, insegnamenti e direttive sui problemi di natura sociale ed economica. Un’offerta di pensiero (e di azione) quanto mai urgente in un mondo come quello attuale nel quale i cambiamenti sembrano aver premuto sull’acceleratore. «È necessario avere persone protagoniste del cambiamento e non succubi» sottolinea la professoressa Simona Beretta, direttrice del Centro di Ateneo per la Dottrina sociale della Chiesa presso l’Università Cattolica. Proprio da questa consapevolezza nasce il progetto del 'Dizionario di dottrina sociale della Chiesa. Le cose nuove del XXI secolo', un portale online ad accesso libero che si propone offrire a tutti la possibilità di «governare il cambiamento, nel senso di avere una consapevolezza di un’identità che non si piega alle idee dominanti», ma capace di elaborare pensieri e azioni alla luce del magistero della Chiesa'. Punto di partenza del portale (www.dizionariodottrinasociale. it) è il Dizionario carteceo pubblicato da Vita e Pensiero, casa editrice della Cattolica, nel 2004. «I mutamenti che stiamo vivendo in tutti i campi – spiega Beretta – ci hanno reso evidente che il mondo ci sta cambiando tra le mani. Ecco perché avvicinarsi, studiare e conoscere la Dottrina sociale diventa quanto mai urgente. E la creazione di un portale non solo permette una fruibilità aperta a tutti, ma offre un luogo nel quale seguire anche l’evoluzione e il dibattito attorno alla Dottrina sociale nel suo compiersi». Insomma un progetto vivo, in continua evoluzione, soprattutto nei contributi che «i docenti di diverse discipline della Cattolica potranno offrire in questo dialogo tra le scienze e il magistero» aggiunge la direttrice del Centro di Ateneo, spiegando che «ogni tre mesi aggiorneremo il portale con nuovi contributi sulle diverse tematiche che abbiamo raggruppato in dodici grandi filoni».

Dodici filoni, o meglio le dodici foglie che formano la chioma dell’albero scelto come immagine del sito, anche a dimostrazione che questi pensieri affondano le proprie radici nel magistero. Ecco allora offerto al visitatore un ampio spettro di a- ree tematiche: dall’ambiente alla povertà e disuguaglianze; dallo sviluppo umano integrale al ripensare le relazioni, passando attraverso i filoni di pace e convivenza, politiche e istituzioni e scienze e tecnologie. Non mancano filoni quanto mai caldi come il futuro del lavoro, economia e finanza, impresa, media, globalizzazione. «Ci sono diversi modi per esplorare la Dottrina sociale dentro al portale – spiega Simona Beretta –. Andando nella sezione 'percorsi', ad esempio, e attivando il tasto 'cerca' si trovano tre modalità: attraverso le parole chiave più usate, i fascicoli della Rivista online, e percorsi di approfondimento nei box che rimandano ad altri documenti accessibili sul web, segno della vivacità del dialogo fra Magistero e riflessione scientifica. Questo portale è anche uno strumento utile per i nostri stessi professori – aggiunge – perché già ora sono giunti molti contributi e idee sviluppate tra docenti di materie e facoltà differenti, ma che hanno trovato interessante confrontarsi. Possiamo dire che partire dalno l’umano, come è la Dottrica sociale, aumenta la creazione di ponti e di collaborazioni. E non solo in ambito cattolico».

Insomma, attraverso il portale «desideriamo offrire a tutti l’occasione per andare 'dentro' al tema e non restare alla superficie, magari citando i nomi di grandi encicliche sociali (penso, ad esempio, alla Rerum Novarum di Leone XIII, alla Pacem in terris di Giovanni XXIII, alla Populorum Progressio di Paolo VI) senza però averle mai lette». Si scoprirebbe, invece, come «il magistero della Chiesa, in quanto globale, abbia spesso saputo cogliere in anticipo dinamiche mondiali, offrendo piste di riflessione e di lavoro a tutti gli uomini».

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