venerdì 23 aprile 2021
Quattrocento giovani collegati da cinque continenti si incontrano sabato 24 aprile per proseguire il patto di resilienza e inclusione avviato a novembre
Prosegue il lavoro dei giovani economisti dopo l'evento voluto dal Pontefice The Economy of Francesco

Prosegue il lavoro dei giovani economisti dopo l'evento voluto dal Pontefice The Economy of Francesco - Ansa

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Il via il primo Global Gathering per i giovani di Economy of Francesco. Dopo l’avvio, lo scorso marzo, della EoF School e del primo programma di borse di ricerca EoF, il 24 aprile i giovani economisti e imprenditori del mondo chiamati da Papa Francesco a ri-animare l’economia, si troveranno insieme in un open space virtuale. La resilienza del movimento Economy of Francesco dimostra che oggi, ancora di più, c’è bisogno di un impegno comune per una economia capace di prendersi cura delle persone e del pianeta.Rivolgendosi proprio ai giovani, Papa Francesco sottolineava: «Questa cultura dell’incontro permette a molte voci di stare intorno a uno stesso tavolo per dialogare, pensare, discutere e creare, secondo una prospettiva poliedrica, le diverse dimensioni e risposte ai problemi globali che riguardano i nostri popoli e le nostre democrazie». Oggi, oltre 400 giovani dei 5 continenti si troveranno allo stesso tavolo per scambiare esperienze e idee. Sognatori, concreti e generosi, in questi mesi stanno portando avanti un processo globale e vivace per aumentare il tasso di profezia nella prassi e nella teoria economiche. Ingegneri e filosofi, attivisti, imprenditori e scienziati sociali. Agricoltori, storici del pensiero.

«Sta in me e sta in te se nei nostri rispettivi campi di azione queste e simili cose accadranno oppure no. Facciamo che accadano» scriveva Dickens in Hard Times. Tempi di grandi cambiamenti richiedono la bellezza e la capacità dei giovani di dialogare e di ascoltare la gente, soprattutto gli ultimi. Oggi continueranno questo esercizio di confronto che vuole essere anche un inno all’amicizia che è nata fra tanti di loro: giovani imprenditori che portano avanti esperimenti innovativi di governance in cui coniugano inclusione, sostenibilità spirituale e sociale, scegliendo la cooperazione come alternativa con-vincente alla vecchia competizione. Affascinati dai patrimoni culturali e spirituali delle città che abitano, investono energie e talenti per rigenerare edifici e centri storici. Esperti di comunicazione non si accontentano delle tecniche di storytelling: vogliono costruire un nuovo capitale narrativo. E ancora giovani studiosi che ripensano l’economia anche a partire dalla ricchezza umana e culturale dei popoli indigeni e dei movimenti popolari. Molti altri si occupano di finanza immaginandone una finalmente nuova che oltre ad essere green sappia prendersi cura di chi rimane indietro.

«Questo esercizio di incontrarsi al di là di tutte le legittime differenze – ancora Papa Francesco – è il passo fondamentale per qualsiasi trasformazione che aiuti a dar vita a una nuova mentalità culturale e, quindi, economica, politica e sociale; perché non sarà possibile impegnarsi in grandi cose solo secondo una prospettiva teorica o individuale senza uno spirito che vi animi, senza alcune motivazioni interiori che diano senso, senza un’appartenenza e un radicamento che diano respiro all’azione personale e comunitaria. Così il futuro sarà un tempo speciale, in cui ci sentiamo chiamati a riconoscere l’urgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta». E come diceva Salvatore, giovane ricercatore in economia della salute, raccontandomi una idea sul tema dei vaccini per tutti «dobbiamo agire adesso perché non possiamo salvare il mondo domani».

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