lunedì 22 febbraio 2021
Inoltre centesimi di euro dopo la virgola del proprio stipendio donati in beneficenza ogni mese, un fondo aziendale creato per sostenere colleghi in difficoltà
Alcuni dipendenti di Up Day

Alcuni dipendenti di Up Day - Archivio

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Giornate libere retribuite a disposizione per svolgere volontariato, centesimi di euro dopo la virgola del proprio stipendio donati in beneficenza ogni mese, un fondo aziendale creato per sostenere colleghi in difficoltà. Sono questi i principali progetti che gravitano nella sfera della solidarietà e dell’assistenziale, che hanno avuto grande rilievo e raccolto ampio consenso all’interno di Up Day, smart company che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alla persona quali buoni pasto e piani di welfare aziendale.

Economia solidale, responsabilità sociale e assistenzialismo sono infatti alcuni degli asset valoriali fondanti di Up Day, valori che appunto vengono concretizzati e applicati in diversi programmi di Corporate Social Responsibility e che oggi, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, acquistano più che mai importanza e spessore.

Progetti di cui l’azienda, e chi ne fa parte, può definirsi fiera.

  • Giornate solidali è l’iniziativa che permette ai suoi lavoratori di usufruire di una giornata o due mezze giornate di permesso retribuito l’anno per poter svolgere azioni di volontariato, in accordo con l’ufficio Risorse Umane e con il proprio diretto responsabile e a fronte della necessaria documentazione compilata. I lavoratori volontari si impegnano con associazioni locali, in aiuto a bambini e famiglie, anziani, disabili, ambiente e animali o comunque in linea con la filosofia aziendale. Con questa operazione, Up Day vuole incentivare e sostenere percorsi di volontariato a supporto degli obiettivi sociali ed assistenziali delle associazioni del territorio.
  • Lanciata già nel 2016, Operazione Zerovirgola è la campagna di solidarietà dove ciascuno può scegliere di donare i centesimi, con un arrotondamento per difetto alla cifra intera, dopo la virgola del proprio stipendio su base mensile, oppure anche un importo fisso, destinandoli ad un’associazione e deducendoli dai redditi da lavoro dipendente. Una scelta totalmente libera, individuale e revocabile in ogni momento. Fino alla fine del 2020, le associazioni che ne hanno beneficiato sono Piccoli Grandi Cuori e Ageop, scelte dai dipendenti stessi dopo un sondaggio interno; in questo momento è in corso la selezione delle nuove beneficiarie per il biennio 2021-2023. La decisione dei lavoratori di Up Day è un segno concreto di solidarietà e il modello di questa iniziativa è mutuato dall’esperienza consolidata della sua capogruppo, Gruppo Up, cooperativa francese che ha tra i suoi scopi quello di sostenere progetti sociali.
  • Infine, l’azienda ha istituito su base annuale il Fondo aziendale solidale, una cassa autogestita che si propone di aiutare colleghi - e le loro famiglie - in difficoltà, coordinata da un comitato formato da 6 dipendenti: durante la crisi Covid-19, ad esempio, ha rappresentato un sostegno concreto.

«Attraverso questi progetti, cerchiamo di dare un segno concreto di solidarietà, che in tempi di crisi economica assume ancora più valore e rappresenta una testimonianza da condividere. Per noi è importante migliorare le prestazioni in ambito di Csr, far passare questo genere di messaggi sensibilizzando i clienti e, in primis, i nostri collaboratori. Fa parte del Dna aziendale, perché ci rifacciamo all’esperienza della nostra casa madre, Gruppo Up, ambasciatore dell’economia sociale e solidale, portatore d’innovazione e valore per tutte le parti interessate: importiamo tale cultura aziendale al nostro interno per poi poterla proporre in seguito anche ai nostri clienti», dichiara Mariacristina Bertolini, vice presidente e dg di Up Day.

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