martedì 5 marzo 2019
Una scuola di formazione per imprenditori e dirigenti sui temi dell'economia civile. Stefano Devecchi Bellini: proposta per capire come 'scaricare a terra' i valori che caratterizzano l’associazione
Stefano Devecchi Bellini vicepresidente nazionale di Ucid Giovani

Stefano Devecchi Bellini vicepresidente nazionale di Ucid Giovani

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Una scuola di formazione per la nuova classe dirigente italiana, capace di proporre stimoli ispirati ai valori cattolici. È l’idea che anima la 'Ucid giovani academy', promossa da Ucid, l’Unione cristiana imprenditori dirigenti. Si articola come gruppo permanente di studio che organizza momenti culturali, di confronto e scambio con esperti, per diffondere un’idea di «economia civile centrata sulla reciprocità, sul bene comune e sulla persona», come spiega Stefano Davecchi Bellini, vicepresidente nazionale giovani Ucid.

Per chi è pensata?

Per i giovani soci fino ai 40 anni di età. Siamo partiti con Milano a febbraio, adesso iniziamo anche a Roma. Richiede una presenza mensile di una lezione con una struttura didattica molto aperta. I docenti sono esponenti della società civile. Propongono lezioni frontali, tarate sulle competenze, abitudini e volontà dei partecipanti. Ci sono letture e analisi di testi, lavori di gruppo e discussioni.

Come è nata l’idea?
Alcuni amici associati mi hanno riferito di sentire la necessità di un momento formativo e di confronto un po’ più pratico sui temi che affrontano quotidianamente nel mondo del lavoro. Cercavano qualcuno che raccontasse la propria esperienza. Seguito magari da un confronto. Abbiamo naturalmente cercato temi attuali coerenti con la missione dell’Ucid, come la crescita sostenibile, il bene comune, la digitalizzazione. E personalità che li incarnassero e potessero raccontarceli. Professori, dirigenti, manager: sono loro che lezione dopo lezione danno vita al confronto. Come succede in una scuola di formazione sul campo. I giovani Ucid vogliono capire come scaricare a terra i valori che caratterizzano l’associazione. La Dottrina sociale della Chiesa, l’attenzione alla persona, il bene comune. Si chiedono: come posso farli miei?

Qualche esempio concreto?
Durante la prima lezione a Milano abbiamo tenuto un incontro a tema «L’economia del dono. La negoziazione, che non è compromesso, non toglie ma aggiunge». Con noi c’era Alessandra Colonna, ceo di Bridge Partners. Si è tenuta proprio nella sede dell’azienda in via San Maurilio. Gli incontri infatti avverranno sia nelle sedi Ucid, sia nelle aziende, proprio dove tutto viene creato e sperimentato. Non facciamo il classico tour di visita, ma ci sono dei momenti di confronto con gli imprenditori, con i responsabili delle risorse umane. L’obiettivo è quello di aprire le menti ai giovani, in modo che si facciano contaminare. Prossima tappa? Sempre a Milano durante il secondo incontro parleremo di «Il Cristianesimo ai tempi dei social network. Domande e provocazioni » con il giornalista Davide Perillo, direttore di Tracce.

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