giovedì 7 febbraio 2019
Prime multe per chi risiede in Italia da oltre 60 giorni e circola con un veicolo immatricolato all'estero: una donna a Imola ne aveva prese 432 senza pagarne nemmeno una
Tempi duri per i furbetti della targa
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I primi effetti dell'entrata in vigore del Decreto Sicurezza iniziano a registrarsi anche in tema di mobilità. Clamoroso il caso scoperto qualche giorno fa a Imola, dove una donna in cinque anni ha preso 432 multe per aver parcheggiato gratis negli spazi di sosta a pagamento. Non ne ha mai pagata una, perché la macchina aveva una targa estera e quindi non era possibile notificare le contravvenzioni al proprietario. Ora i vigili, grazie alle modifiche al codice della strada contenute nel decreto sicurezza, che prevede che il conducente del mezzo sia obbligato in solido con il proprietario, hanno sanzionato la donna, residente in Italia, cittadina di uno stato comunitario: le sono state notificate 13 delle 432 multe (quelle prese dall'entrata in vigore della legge) ma è stata applicata anche un'ulteriore sanzione da 712 euro, prevista per chi circola da più di un anno sul territorio italiano con un veicolo targato all'estero. La norma è stata introdotta per evitare che vetture abitualmente usate in Italia sfuggano ai controlli e evitino il pagamento di bollo e assicurazione.

Da dicembre, solo a Bologna, sono più di 20 le auto con targa straniera sequestrate dai Carabinieri in virtù delle nuove disposizioni introdotte dal Decreto. Per effetto di un comma inserito nell'articolo 93 del Codice della Strada, per chi risiede in Italia da oltre 60 giorni è vietato circolare con un veicolo immatricolato all'estero. Obbligatorio, per tutte le persone a cui è stato sequestrata
l'auto, la reimmatricolazione con targa italiana. La regolarizzazione dovrà avvenire entro 180 giorni, altrimenti scatta la confisca. Si rischiano sanzioni amministrative dai 500 euro in su. Nel caso di Bologna, le auto provenivano prevalentemente da Germania, Romania e Bulgaria.

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