martedì 26 giugno 2018
Il modello di maggior successo di Jeep si rinnova: debuttano i motori di nuova generazione che promettono massima efficienza e consumi ridotti
Nuova Renegade, sotto il cofano c'è il futuro di Fca
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Jeep Renegade 2019: a partire da 22.000 euro. Stop. Alla voce “prezzi”, questa è l’unica informazione che è stata data durante la presentazione del Jeep Renegade MY 2019 svoltasi nel centro ricerche FCA di Balocco. Ma se ne potranno sicuramente spendere di più scegliendo un allestimento piuttosto che un altro, un motore benzina piuttosto che un motore diesel, un cambio manuale a 6 rapporti piuttosto che uno automatico doppia frizione a 6 e un automatico “normale” a 9 rapporti, e fra tutta una serie di accessori griffati Mopar, utili per personalizzare il proprio Renegade. Per il cui lancio (in Italia a metà luglio e nel resto d’Europa a partire da settembre) «non sono previsti i tradizionali porte aperte ma dei Renegade Day». A dirlo è Gianluca Italia, direttore generale di FCA che anticipa anche qualche informazione circa le strategie Jeep per i prossimi anni: «Vogliamo diventare da un brand di nicchia a un brand full liner, offrendo 1 modello per ogni segmento nel pianeta SUV, e una versione ibrida plug-in per ogni modello». Si va quindi verso l’elettrificazione completa del brand, come d'altronde anticipato da Sergio Marchionne che entro il 2015 intende eliminare definitivamente i motori diesel dal Gruppo. Per il momento (e per il nuovo Renegade) dobbiamo - si fa per dire – accontentarci di due motori turbo benzina completamente nuovi e di due diesel aggiornati.

La gamma motori. La nuova Renegade offre una gamma di motori sviluppati per garantire massima efficienza nei consumi e ottime prestazioni sia su strada sia in fuoristrada. Con la Jeep Renegade MY 2019, infatti, debutta la nuova famiglia di propulsori a benzina turbo a tre e a quattro cilindri, da 1 litro, 120 CV e 190 Nm e 1,3 litri da 150 e 180 CV e 270 Nm. I nuovi propulsori a benzina rispondono alla normativa anti inquinamento Euro 6/D e sono dotati di filtro antiparticolato GPF (Gasoline Particulate Filter). Non mancano i diesel MultiJet II aggiornati con SCR (Selective Catalytic Reduction), tutti conformi alla più recente normativa Euro 6/D. La gamma motori è abbinabile a trasmissioni manuali a 6 marce, automatica DDCT (Dual Dry Clutch Transmission) a 6 marce e a automatica a 9 marce per garantire maggiore comfort e fluidità di guida.

La prova. Come da abitudine per il nostro test drive siamo partiti con il meno potente, il nuovo tre cilindri da 120 CV (sono più che sufficienti) abbinato al cambio manuale a 6 rapporti. Brillante, grintoso, prestazionale e, soprattutto, molto silenzioso (tenendo conto che si tratta di un tre cilindri), si disimpegna molto bene in strada garantendo una buona accelerazione (utile nelle fasi di sorpasso) e un altrettanto apprezzabile ripresa, il tutto senza compromettere i consumi per i quali Jeep dichiara che «sono diminuiti del 20% rispetto ai motori che sostituiranno». Si passa quindi al benzina quattro cilindri da 180 CV abbinato al cambio automatico e qui, effettivamente, siamo davvero contro… il logorio della vita moderna. Brillante, comodo, pratico e pungente quanto basta, questo cambio automatico rende ancor più piacevole il comfort di viaggio, soprattutto nel grande traffico cittadino. La cosa interessante è che, oltre alla comodità di guida, sono garantiti quasi gli stessi consumi del manuale. Particolare che, fino a anno fa, era assolutamente impensabile (generalmente l’automatico ha sempre consumato di più rispetto ad una versione con il cambio manuale).

Come va. Lo sterzo è pronto e rapido quanto basta; è preciso, leggero e con una buona sensibilità. Ottimo il volante che dispone di tutta una serie di comandi che permettono di non staccare mai le mani; tenuta di strada ottima, mentre una bella sorpresa è l’impianto frenante, sicuro e affidabile in qualunque tipo di strada e di situazione. La visibilità? Buona davanti e un po’ sacrificata dietro a causa del lunotto (piccolo e leggermente inclinato) e dei tre poggia-testa. Aiutano e aumentando il comfort di viaggio generale il grande spazio a disposizione (viaggiare in quattro persone è l’ideale), i molteplici vani-portaoggetti e la dotazione di serie che offre tutto ciò che serve.

Tipicamente Jeep. Sono evidenti i richiami e le influenze reciproche con la nuova Wrangler, la quarta generazione dell'icona americana, in un dialogo stilistico che consente alla nuova Renegade di essere protagonista sia nei contesti metropolitani, sia sui percorsi meno battuti e di esprimere la sua doppia attitudine anche attraverso il design. Le capacità off road sono da best in class. La nuova Renegade è disponibile in configurazione a 2 e 4 ruote motrici ed è dotata di due sistemi di trazione, con dispositivo di disconnessione dell’asse posteriore, controllo della trazione Selec-Terrain, dispositivi Hill Start Assist e Hill Descent Control. Questa peculiarità si esprime ulteriormente nella versione Trailhawk, l’allestimento pensato per la guida off-road, con dotazioni specifiche stilistiche e tecniche.

Jeep Active Drive. Il sistema Jeep Active Drive è completamente automatico e assicura un passaggio fluido dalla trazione integrale alle due ruote motrici a qualsiasi velocità, riducendo le perdite di energia quando non è necessario utilizzare la modalità 4x4 e migliorando in generale l’efficienza nei consumi. Il sistema non richiede alcun intervento da parte del conducente e provvede alle azioni correttive necessarie a garantire la stabilità del veicolo, migliorando la risposta in condizioni di sovrasterzo e sottosterzo.

Jeep Active Drive Low. Il sistema Jeep Active Drive Low integra il Jeep Active Drive, portando il rapporto finale di riduzione a 20:1 per prestazioni da vera 4x4. Questo sistema, abbinato al motore turbo diesel da 2,0 litri con cambio a nove velocità, garantisce ottime capacità off-road in condizioni estreme di guida fuoristrada. Il sistema Jeep Active Drive Low aggiunge al Selec-Terrain il controllo della velocità in discesa (Hill-Descent Control).

L’Hill-Descent Control (HDC) consente invece una discesa progressiva e controllata su terreni dissestati o scivolosi senza che il conducente debba agire sul pedale del freno. Quando è attivo, il veicolo è in grado di affrontare discese ripide sfruttando il sistema di freni ABS per controllare la velocità di ciascuna ruota e garantire slancio e ritmo ottimali.

Quando e come arriverà. In Italia, la nuova Jeep Renegade sarà commercializzata dalla seconda metà di luglio e distribuita in una gamma composta di quattro allestimenti (Sport, Longitude, Limited e Trailhawk), una nuova gamma motori, configurazioni a trazione integrale o anteriore, e tre cambi (manuale a sei rapporti, automatico DDCT a 6 o 9 rapporti).

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