martedì 3 maggio 2016
Lo Stato mette a disposizione delle imprese dieci milioni di euro complessivi destinati in particolare alle pmi e a progetti - da presentare entro il 31 maggio - che prevedano un aumento dell'occupazione e premialità per le assunzioni di lavoratori licenziati o cassintegrati nell'area livornese (nella foto il porto).
Fondi per i piani di riconversione
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Un altro passo avanti, in Toscana, verso la reindustrializzazione dell'area livornese. Il Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (Prri) è stato presentato nel corso della riunione della cabina di regia territoriale dell'area di crisi complessa di Livorno, convocata dal consigliere per il Lavoro, Gianfranco Simoncini, con la presenza di Corrado Diotallevi di Invitalia.L'approvazione del piano apre la strada a una serie di incontri con le categorie, che si svolgeranno nel corso della settimana, preliminari alla pubblicazione della call (la chiamata di progetti) per le imprese interessate a presentare proposte di insediamento. Per questo, nell'accordo di programma, lo Stato mette a disposizione delle imprese dieci milioni di euro complessivi, sulla legge 181, destinati in particolare alle pmi ed a progetti che prevedano un aumento dell'occupazione e premialità per le assunzioni di lavoratori licenziati o cassintegrati.La call sarà pubblicata da Invitalia il prossimo 4 maggio e resterà aperta fino al 31 maggio. Nei mesi successivi è prevista la pubblicazione di un bando per la presentazione dei progetti di investimento che, come la call, sarà gestito da Invitalia. Per la riqualificazione industriale del territorio sono disponibili anche altri dieci milioni, di cui tre già utilizzati, che la Regione Toscana ha stanziato nell'ambito dei protocolli di insediamento. Inoltre in tutti i bandi regionali è prevista una premialità specifica per progetti provenienti dalle aree di crisi complessa.Nel corso dell'incontro, è stato fatto anche il punto sull'andamento dell'accordo di programma per Livorno (di cui il piano di riconversione è parte integrante), sul quale c'è un impegno finanziario della Regione Toscana di 200 milioni di euro, cui si aggiungono i 287 milioni dell'Autorità portuale e ai quali dovranno affiancarsi le risorse dei privati.Il tavolo ha preso atto del cofinanziamento dell'accordo da parte del governo, che ha garantito i 50 milioni previsti per il porto. Sulle ipotesi progettuali per la nuova darsena, si è aperto il confronto pubblico. Nel corso della riunione è stata data notizia che il bando per tre milioni di euro sarà pubblicato entro maggio. La Regione Toscana ha stanziato circa due milioni e 500mila euro per le aree di crisi fra cui quella livornese, da destinare agli enti locali per la presentazione di progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità. Si tratta di uno strumento già sperimentato con successo e che punta al sostegno dei lavoratori in difficoltà in questa fase di transizione verso una ripresa industriale.A seguito delle richieste della Regione Toscana, il ministero del Lavoro ha convocato per giovedì 12 maggio un incontro di tutte le Regioni nelle quali ricadano aree di crisi complessa, per approfondire la possibilità di ulteriori ammortizzatori sociali a difesa del reddito dei lavoratori e scongiurare più pesanti ricadute sociali. Per quanto riguarda, invece, i problemi di approvvigionamento energetico, anche in questo caso dopo espresse richieste da parte della Regione Toscana, è stato aperto un confronto con il governo.
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