martedì 17 aprile 2018
Il Rei spetta alle famiglie in presenza congiunta di tre diversi requisiti: residenza e soggiorno; familiari; economici
Da gennaio più facile ottenerlo
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Da gennaio è più facile ottenere il Reddito d’inclusione (Rei). Se richiesto per la presenza di un familiare con almeno 55 anni d’età, infatti, è sufficiente che questi sia disoccupato, mentre non occorre più che abbia anche terminato di riscuotere l’indennità di disoccupazione da tre mesi o che la disoccupazione perduri da uno stesso tempo. A spiegarlo è l’Inps nella circolare n. 57/2018, illustrando le novità della legge n. 205/2017 (legge Bilancio 2018) sulla disciplina del Rei, la misura di contrasto alla povertà universale che dal 1° gennaio 2018 ha sostituito Sia (sostegno all’inclusione attiva) e l’Asdi (assegno di disoccupazione).

Il Rei spetta alle famiglie in presenza congiunta di tre diversi requisiti: residenza e soggiorno; familiari; economici. La legge Bilancio 2018, spiega l’Inps nella circolare n. 57, ha modificato i requisiti familiari, per i quali occorre che il nucleo familiare di appartenenza del soggetto che fa richiesta di Rei si trovi in almeno una delle seguenti condizioni: presenza di un minorenne; presenza di una persona disabile e di almeno un suo genitore o tutore; presenza di una donna in stato di gravidanza; presenza di una persona d’età non inferiore a 55 anni disoccupata. È su quest’ultima ipotesi che è intervenuta la legge di Bilancio 2018, semplificandola: in base alla previgente norma, infatti, il soggetto d’età non inferiore a 55 anni doveva anche aver finito di riscuotere l’indennità di disoccupazione da almeno tre mesi oppure risultare disoccupato da tre mesi almeno.

E non è tutto. Infatti, ha aggiunto l’Inps, i requisiti familiari restano operativi fino al prossimo 30 giugno. Dal 1° luglio, invece, come previsto sempre dalla legge Bilancio 2018, non verranno più richiesti (dal 1° luglio, pertanto, resteranno operativi soltanto il requisito di residenza e soggiorno e quello economico).

Il beneficio economico del Rei è pari, su base annua, a 3mila euro moltiplicato il parametro della cosiddetta “scala di equivalenza” (utilizzata ai fini dell’Isee). Il beneficio, però, non può superare l’importo dell’assegno sociale. La legge Bilancio 2018, ha spiegato infine l’Inps, ha modificato anche questo limite con riferimento ai nuclei familiari più numerosi, fissandoli in: 6.412,50 euro annui ai nuclei fino a cinque componenti; a 6.477,90 euro annui ai nuclei con sei o più componenti.

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