martedì 19 marzo 2019
Il Senato accademico ha previsto anche un investimento di oltre 15 milioni di euro
Cento ricercatori entro due anni
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Nei prossimi due anni il Politecnico di Milano aprirà le porte a 100 nuovi giovani ricercatori con un investimento di oltre 15 milioni di euro. Il Senato accademico ha approvato l'ingresso nella seduta di ieri. Una mossa, sottolinea una nota, a favore di giovani studiosi che rischiano di essere vittima di un precariato privo di sbocchidi cui il sintomo più preoccupante è l'aumento dell'età anagrafica dei ricercatori universitari (l'età media dei ricercatori italiani, dato Anvur 2017, è di 50,2 anni).


Attualmente la percentuale media di ricercatori a tempo determinato di tipo A, la categoria oggetto dell'iniziativa, è pari al 10% al Politecnico di Milano con un'età media di 37 anni. «È stato quindi deciso - afferma una nota - di utilizzare le poche risorse a disposizione non a vantaggio di promozioni interne o di spese di funzionamento, ma per rendere possibile l'assunzione di una nuova generazione di ricercatori. Alla base, una razionalizzazione delle spese ordinarie e un sistema di gestione accorto che dimostra un modello efficiente di amministrazione pubblica. Una scelta strategica che eviterà "buchi" generazionali nel futuro corpo docente di ruolo, garantirà l'attrattività di giovani talenti e darà nuova linfa al ramo più vitale della ricerca del Politecnico di Milano».

«Abbiamo voluto dare un segnale forte - commenta il rettore Ferruccio Resta - servono ricerca e innovazione per rilanciare una parte di Paese che guarda avanti, soprattutto in un momento storico, come quello attuale, in cui la tecnologia offre grandi opportunità. È nostra responsabilità impegnare risorse e creare occasioni sul territorio nazionale. Un messaggio che mandiamo a chiara voce ai giovani, per offrire
loro opportunità di ricerca, e ai decisori politici, perché si può e si deve investire sul futuro».

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