venerdì 30 novembre 2018
A questo punto le previsioni di crescita per l'intero 2018 si fermano all'1% contro l1',5% previsto dal governo
Il Pil fa marcia indietro: nel terzo trimestre è in calo dello 0,1%
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Nel terzo trimestre l'economia italiana ha registrato un calo rispetto ai tre mesi precedenti, una battuta d'arresto che ha riflessi negativi sulla conclusione del 2018 e sulle prospettive per il prossimo anno. Gli economisti concordano sul fatto che nel 2019 la crescita del Pil non solo non raggiungerà l'1,5% ipotizzato dal governo, ma si fermerà sotto l'1%.Oggi l'Istat ha infatti rivisto al ribasso il dato sul Pil nel terzo trimestre 2018 a -0,1% su trimestre (da zero della prima stima) e +0,7% (da +0,8%) su anno. Si tratta del primo ribasso dell'attività economica dopo un periodo di espansione protrattosi per 14 trimestri, dovuto al calo sia dei consumi sia degli investimenti.

Nel terzo trimestre gli investimenti, dopo il rialzo nei trimestri precedenti, sono diminuiti dell'1,1% rispetto al periodo aprile/giugno. Nel terzo trimestre la spesa delle famiglie è calata dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti. Il calo dei consumi sarebbe legato anche all'andamento del mercato del lavoro, che nel terzo trimestre ha registrato una stasi dell'occupazione. Indicazioni più rassicuranti giungono dall'export che, nonostante un commercio internazionale gravato dalle tensioni, cresce (+1,1% su trimestre) e lo fa leggermente più dell'import (+0,8%).

Dopo il calo del Pil nel trimestre gli economisti si attendono un ultimo trimestre di crescita lieve o nulla, con un importante effetto statistico sul 2019. Con questa frenata l'ingresso nel 2019 sarà molto basso con un trascinamento che renderà molto difficile raggiungere una crescita annua dell'1%.

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