martedì 1 agosto 2017
Ne ha diritto chi sia affetto da una patologia professionale e abbia versato almeno cinque anni di contributi
Lavoratori impegnati nella rimozione di lastre di amianto

Lavoratori impegnati nella rimozione di lastre di amianto

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Semaforo verde alla pensione d’inabilità a favore di soggetti affetti da malattie dell’amianto. Prevista dalla legge di Bilancio 2017 (art. 1, comma 250, della legge n. 232/2016), la nuova tutela viene resa operativa dal decreto ministeriale del 31 maggio 2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio scorso. Ne ha diritto chi sia affetto da una patologia professionale a causa dell’esposizione all’amianto, in presenza di almeno cinque anni di contributi versati nell’intera vita lavorativa. La domanda per ottenere la prestazione va presentata annualmente all’Inps, entro il termine del 31 marzo di ogni anno. Solo con riferimento all’anno corrente, il termine è fissato al prossimo 16 settembre.

Destinatari della nuova tutela, nello specifico, sono tutti i lavoratori iscritti all’Inps, affetti da mesotelioma pleurico, mesotelioma pericardico, mesotelioma peritoneale, mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, carcinoma polmonare e asbestosi, riconosciuti di origine professionale o quale causa di servizio.
Per aver diritto alla pensione d’inabilità, i lavoratori devono altresì soddisfare i seguenti due requisiti:
a) almeno cinque anni di contributi nell’intera vita lavorativa;
b) riconoscimento di una delle predette patologie da parte dell’Inail o di un’altra pubblica amministrazione competente.
Vale la pena far notare che non è richiesta, invece, l’assoluta e la permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa. Tuttavia, la pensione d’inabilità è incompatibile con lo svolgimento, da parte del beneficiario, di qualsiasi attività lavorativa dipendente o autonoma. Inoltre, è incumulabile con l’eventuale rendita vitalizia liquidata dall’Inail per lo stesso evento invalidante; nonché con altri eventuali benefici pensionistici.

La domanda per avere il riconoscimento della pensione d’inabilità, come accennato, va fatta all’Inps, annualmente, entro il 31 marzo. Per l’anno 2017 il termine è fissato al sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto ministeriale sulla gazzetta ufficiale (quindi entro il 16 settembre).
Attenzione. Le domande sono accolte nei limiti di spesa di euro 20 milioni per il 2017 ed euro 30 milioni all’anno a partire dall’anno 2018. Per verificare il rispetto dei tetti di spesa, anche in via prospettica, l’Inps procede ad apposito monitoraggio e non accoglie più domande una volta raggiunto il tetto. In tal caso, viene differito il riconoscimento della pensione d’inabilità, tenendo conto prioritariamente dell’età anagrafica, dell’anzianità contributiva e, a parità di queste (età e anzianità contributiva), della data di presentazione della domanda.



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