mercoledì 6 giugno 2018
Coinvolti 18 ragazzi con disturbi dello spettro autistico, con l’intento di modellizzare un corso di orticoltura e verificarne l’indicazione per questo disturbo
Autistici e giardinieri, progetti di inclusione
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Continuano gli appuntamenti della Luiss nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Mercoledì 6 giugno alle ore 16, nella sede di Viale Romania, presentazione dei risultati dei primi due anni del progetto Autistici e Giardinieri, un’iniziativa di Insettopia Onlus, in collaborazione con la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali e con Progetto Aita Onlus, sostenuta con i fondi del Miur, volta a favorire l’inclusione sociale di ragazzi autistici attraverso un corso di orticultura nei 1.000 metri quadrati dell’Orto della Luiss. Per l’occasione il direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto, insieme con Gianluca Nicoletti, giornalista e ideatore del progetto, e il dottor Luigi Mazzone, coordinatore scientifico, lanceranno la nuova edizione di Autistici e Giardinieri e un sito dedicato, www.autisticiegiardinieri.cervelliribelli.it, per offrire a famiglie, associazioni e istituzioni interessate, informazioni chiare e dettagliate sul modello di formazione e inserimento lavorativo di persone autistiche, che si auspica possa essere abilitativo, replicabile e strutturato.

Il lavoro, guidato attentamente da un Team di Operatori Specializzati, ha coinvolto un totale di 18 ragazzi con disturbi dello spettro autistico, con l’intento di modellizzare un corso di orticoltura e verificarne l’indicazione per questo disturbo.

Nello svolgimento del progetto sono stati previsti obiettivi di tipo individuale a seconda del funzionamento di base dei partecipanti e obiettivi generali validi per tutti i gruppi, come, ad esempio, raggiungere la consapevolezza della delimitazione dello spazio di azione. Si è proceduto inoltre con un lavoro mirato sulle autonomie integranti, come effettuare piccoli acquisti al bar. Dal punto di vista botanico, gli obiettivi principali sono stati l’utilizzo sufficiente delle procedure semplici di trapianto, semina e annaffiatura, dimestichezza con gli attrezzi semplici (trapiantatore, carriola, paletta) e la progressiva implementazione delle competenze nelle attività più complesse, attraverso una conoscenza più radicata del processo semina-crescita-alimentazione immediata. Nella quarta fase del progetto hanno partecipato anche un gruppo di studenti dell’Università, attraverso un percorso che li ha portati ad utilizzare la loro expertise nel campo della Progettazione Web e del Diversity Management, con l’obiettivo di sviluppare così una best practices di corretta interpretazione e gestione del lavoro con persone disabili. Oltre al personale medico che ha supportato i ragazzi nelle passate edizioni, ci sono testimonianze dei genitori dei beneficiari del progetto e degli studenti Luiss che hanno partecipato all'edizione pilota del percorso di inclusione nel 2016.

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