sabato 8 settembre 2012
​Al via dal 20 al 23 settembre la terza Expo economica di LoppianoLab (Firenze), dal titolo: Italia Europa. Un unico cantiere tra giovani, lavoro e innovazione.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Costruire sinergie per produrre lavoro, innovazione e futuro. Con l’invito a misurare il bene comune a partire da chi non ha lavoro, né futuro. Progetti e proposte dalle aziende italiane che partecipano alla terza Expo economica di LoppianoLab, il laboratorio per l’Italia dal titolo: Italia Europa. Un unico cantiere tra giovani, lavoro e innovazione (20-23 settembre 2012 a Loppiano – FI).Per produrre occupazione e rilanciare l’economia col contributo di tuttiLavoro e innovazione saranno le direttrici su cui economisti, imprenditori, lavoratori e cittadini si confronteranno nei numerosi appuntamenti della Expo delle aziende di Economia di Comunione (EdC) all’interno di LoppianoLab 2012, il laboratorio economico, culturale e formativo per l’Italia che si terrà dal 20 al 23 settembre prossimo a Loppiano (Firenze) e che nelle scorse edizioni ha raccolto la partecipazione di un centinaio di aziende e oltre 7mila visitatori. In tempi in cui la recessione aggredisce tutti indistintamente, aziende e istituzioni, singoli, famiglie, gruppi sociali, la Expo delle aziende EdC si propone come piattaforma comune di dialogo, progettazione e innovazione per ridare fiducia al Paese e non cedere al pessimismo dilagante, conseguenza della prolungata recessione."Se il lavoro è uno dei fattori di competitività di un territorio, – spiega Eva Gullo, presidente di E.diC. spa (Polo Lionello Bonfanti) – l’innovazione è oggi strada maestra per l’occupazione. Per questo alla terza edizione di LoppianoLab i temi del lavoro e dell’innovazione avranno uno spazio privilegiato in quanto capaci di supportare la creazione e il rafforzamento di reti aziendali, di avvio di nuovi progetti e investimenti con particolare attenzione ai settori delle fonti rinnovabili, dell'economia locale, dell'agricoltura e dell’alimentazione".Quali aziende alla Expo?La maggior parte delle aziende che comporranno la Expo di LoppianoLab sono a quota tre, ovverohanno riconfermato la loro presenza dopo le due precedenti edizioni; una decina, invece, leaziende che si sono iscritte per la prima volta e appartengono ad ogni tipologia produttiva e diservizi. Il perché di questa partecipazione? Risponde Francesco Tortorella, 35 anni, presidente diEquiverso, cooperativa equo-solidale nata nel 2010 che commercia borse e capi d’abbigliamentoprodotti in Brasile e Uruguay e promuove turismo responsabile: "Da LoppianoLab 2011 ci siamoportati a casa rapporti e alleanze con altre realtà imprenditoriali, ma anche con i consumatoriperché il nostro tipo di economia si basa su un rapporto di fiducia tra produttori e clienti. Questo hafatto nascere l’idea di una rete internazionale degli operatori di turismo responsabile cheaderiscono all’EdC e che s’incontrerà per la prima volta durante questa prossima Expo. Particolareattenzione sarà rivolta ai giovani, costruttori e interlocutori privilegiati dei vari eventi. Diversi iprogetti in campo che li vedono impegnati in due direzioni chiave: partecipazione-impegno civico elavoro-innovazione".Convention italiana di Economia di Comunione (22-23 settembre 2012)Tra gli eventi centrali di LoppianoLab, la Convention italiana dell'Economia di Comunione: EdC come impegno personale e collettivo: una possibilità per tutti aperta al pubblico, che offre ai partecipanti la possibilità di incontrarsi, formarsi, dialogare e sviluppare nuove idee imprenditoriali. Diverse le tavole rotonde su giovani, donne e lavoro, con la presentazione di alcune delle scuole di Economia di Comunione svoltesi quest’anno nel mondo. Motore di questa iniziativa è l’Economia di Comunione, il progetto ventennale che anima 800aziende in tutto il mondo e pone al centro una prassi e una cultura economica improntata alla comunione, alla gratuità e alla reciprocità, con un triplice messaggio allo scenario economico attuale.Spiega Luigino Bruni, coordinatore del progetto: "La priorità è verso i poveri, con un invito cioè a misurare il bene comune sempre a partire da chi vive nell’indigenza. Poi l’EdC è un monito in questa crisi economico finanziaria, perché pone al centro la produzione e il lavoro, non la speculazione e la ricchezza di casta basata sulle rendite. Infine è un messaggio di speranza che dice che una economia fraterna, solidale e di comunione è possibile qui e ora perché esiste già, sebbene non ancora pienamente compiuta, al Polo Lionello Bonfanti e in tante altre parti del mondo".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: