martedì 28 novembre 2023
Allo studio con i Ministeri competenti un'ipotesi che ricalca il programma francese riservato alle famiglie a basso reddito. Ecco come potrebbe realizzarsi
 L'idea dell'Aci: l'auto ecologica a 75 euro al mese
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In Francia è già ben più che un progetto, da noi è ancora solo un'ipotesi in cerca di sviluppo. Ma l'idea dell'auto elettrica (o a limitato impatto ambientale) offerta in leasing con canone calmierato per famiglie a basso reddito, si sta facendo strada seriamente. E potrebbe diventare realtà nel corso del prossimo anno. A spingere verso questa soluzione, che renderebbe più accessibile la mobilità con la spina in Italia (attualmente limitata a meno del 4% degli acquirenti) facendola finalmente decollare è l'Automobile Club d'Italia, che si candiderebbe a gestire il parco dei veicoli coinvolti nell'iniziativa e che ha appena avviato colloqui con tre ministeri di competenza (Infrastrutture, Imprese, Ambiente). "A breve ci sarà un altro confronto", ha dichiato il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani. "L’importante sarebbe far scattare il test nel 2024, anche con un numero minimo di vetture. Poi lo strumento andrà affinato. In quanto alle risorse, per iniziare si potrebbe attingere dal fondo incentivi per le elettriche non impiegato".

Secondo quanto sostiene "Quattroruote", il nostro governo potrebbe copiare quanto sta facendo la Francia - dove il 1 novembre scorso è già iniziata la raccolta delle richieste - introducendo un piano per offrire vetture "ecologiche" nuove a 100 euro al mese a fronte della rottamazione di quelle vecchie. Per quanto riguarda il reddito degli aventi diritto e la rata mensile, da noi per ora ci sono solo delle ipotesi: per il primo, si immaginano 14.000 euro l’anno di Isee; per il canone, da 75 a 125 euro al mese. L’anticipo da versare alla Casa automobilistica sarebbe a carico dello Stato, cioè il proprietario dei mezzi.

Sempre secondo il settimanale specializzato, un algoritmo individuerebbe il canone da versare, tenendo conto dell’Isee, delle categorie (da Euro 0 a Euro 3) dei mezzi da rottamare, della tipologia di auto che si andrà a guidare, per poi stilare la graduatoria delle attribuzioni. Così da eliminare dalla circolazione 10 milioni di veicoli, il 27% del parco, che è vetusto, a beneficio di ambiente e sicurezza stradale. Il titolare del leasing avrebbe a disposizione l’auto per anni, senza esserne proprietario: immaginabile una durata triennale. A fine contratto, se vorrà, il cittadino potrà restituire la vettura allo Stato, oppure versare il riscatto fissato inizialmente per divenire proprietario del veicolo in via definitiva.

Fatto salvo il valore positivo dell'iniziativa, esistono molti problemi da risolvere. E alcune perplessità di fondo da superare. La prima è la sua fruibilità effettiva, perchè la mobilità elettrica prevede "accessori" quasi indispensabili e non certo economici come una colonnina di ricarica privata che una famiglia a basso reddito difficilmente può permettersi, anche solo a livello logistico. Ammesso che possano bastare quelle pubbliche, così come è stato formulato il progetto poi non chiarisce ancora se il canone comprenda l’assicurazione RC Auto obbligatoria annuale, più le polizze accessorie come furto e incendio, atti vandalici, Kasko parziale o totale, infortuni del guidatore, oltre a manutenzione ordinaria e straordinaria. Da stabilire anche la percorrenza massima totale di questi mezzi offerti a canone calmierato. Tutte variabili fondamentali per stabilire l'applicabilità e il possibile successo del progetto.

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