venerdì 31 agosto 2018
Il tasso di disoccupazione scende al 10,4%, quella giovanile al 30,8%. Picco dell'inflazione ad agosto: biglietti aerei in
A luglio 28mila occupati in meno, ma il trimestre è positivo
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L'occupazione è scesa ancora a luglio, seppur in maniera più contenuta rispetto a giugno. Ma "ciò non impedisce una intensa crescita occupazionale nel trimestre maggio-luglio rispetto ai tre mesi precedenti e il proseguimento delle tendenze espansive su base annua". Così l'Istat interpreta i dati odierni sul mercato del lavoro. Nei tre mesi gli occupati sono infatti aumentati dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, pari a +151 mila unità. L'aumento riguarda sia donne che uomini e tutte le classi d'età, pur concentrandosi tra gli ultracinquantenni (+123 mila). Crescono i lavoratori a termine (+113 mila) e gli indipendenti (+54 mila) mentre registrano un lieve calo i dipendenti permanenti (-16 mila). Calano infine nel trimestre i disoccupati (-3,1%, pari a -88mila) e gli inattivi (-0,5%, pari a -67 mila).

Per quanto riguarda i dati mensili a luglio gli occupati sono diminuiti dello 0,1% (-28.000 unità) rispetto a giugno, mese in cui si era già registrato un calo di 41.000 unità. Il calo è interamente legato alla componente femminile e si concentra tra le persone di 15-49 anni. In flessione i dipendenti permanenti (-44 mila), mentre crescono lavoratori a termine e indipendenti (entrambi +8 mila). A luglio il tasso di occupazione è al 58,7%. Su base annua, rileva ancora l'Istat, a luglio l'occupazione cresce dell'1,2%, pari a +277 mila unità. L'espansione interessa uomini e donne e si concentra tra i lavoratori a termine (+336 mila); in ripresa anche gli indipendenti (+63 mila), mentre calano in misura rilevante i dipendenti permanenti (-122 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+381 mila) e i 15-34enni (+42 mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-146 mila). Il tasso di disoccupazione scende a luglio al 10,4%, con un calo di 0,4 punti percentuali rispetto a giugno, tornando ai livelli di marzo 2012. In calo anche la disoccupazione giovanile, scesa il mese scorso al 30,8% (-1,0 punti), ovvero al minimo daottobre 2011. Si segnala inoltre un considervole aumento degli inattivi con una crescita dello 0,7% (pari a 89 mila unità in più) rispetto a giugno. L'aumento coinvolge le donne (+73.000) e gli uomini (+16.000) e si distribuisce tra i 15-49enni. Il tasso di inattività sale al 34,3% (+0,3 punti percentuali). Su base annua, sottolinea tuttavia l'Istat, "continua il calo dell'inattività".

Nel mese di agosto il tasso di inflazione è salito all'1,7% contro l'1,5% di luglio. Su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,5%. L'accelerazione dell'inflazione si deve soprattutto ai servizi di trasporto, il cui tasso passa dal +1,7% di luglio al +2,9% del mese in corso. Si impenna il prezzo dei biglietti aerei. Secondo le rilevazioni dell'Istat, il tasso di inflazione per la voce inserita nei servizi di trasporto è salito al 9,4% contro il 6,2% di luglio. Su base congiunturale, cioè nel confronto mensile agosto-luglio 2018, l'aumento dei prezzi è stato del 29,8%. I biglietti per destinazioni nazionali sono aumentati del 21,1% rispetto a luglio e del 20,1% rispetto ad agosto 2017. Quelli per destinazioni internazionali sono invece balzati del 32,9% in un mese e del 6,3% rispetto ad agosto 2017. Per le spese frequenti (i cosiddetti prodotti ad alta frequenza di acquisto) l'inflazione si è attestata ad agosto al 2,8%, lo stesso livello di luglio, oltre un punto in più rispetto all'indice generale. Oltre che ai servizi di trasporto, l'accelerazione di agosto si deve anche ai beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,3%). Registrano invece un rallentamento della crescita i prezzi dei beni energetici (da +7,9% del mese precedente a +7,6%) e dei beni alimentari non lavorati (da +3,6%a +3,0%). Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dello 0,1% su base mensile e cresce dell'1,7% su base annua. La diminuzione su base congiunturale dell'Ipca è dovuta ai saldi stagionali che quest'anno sono iniziati dopo.

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