martedì 30 aprile 2024
Nel primo trimestre +0,3% per l'Italia, +0,2% per la Germania e la Francia e +0,7% per la Spagna. L'Istat conferma che su base tendenziale il Pil del nostro Paese è aumentato dello 0,6%
L'economia italiana cresce più di Francia e Germania

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L'economia italiana cresce più di Francia e Germania, ma meno della Spagna. Nel primo trimestre del 2024 il Pil italiano è cresciuto dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti, chiusi a +0,1% (dato rivisto al ribasso da +0,2%). Sono le stime preliminari dell'Istat che segnala anche che su base tendenziale il Pil del nostro Paese è aumentato dello 0,6%.

L'Istat fa sapere che si tratta della terza variazione positiva, dopo la flessione registrata nel secondo trimestre 2023.

La variazione congiunturale di +0,3% è la sintesi di un aumento del valore aggiunto in tutti i comparti: agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.

Nel confronto con gli altri Paesi europei va meglio l'economia spagnola che è cresciuta dello 0,7% nel primo trimestre, grazie al forte aumento delle esportazioni e alla solidità. Il tasso spagnolo inoltre è significativamente superiore alle previsioni della Banca di Spagna, che prevedevano una crescita dello 0,4%. Su base annua il Pil sale del 2,4% dal 2% precedente e contro stime a 1,9%.

Meno positivo l'andamento per le economie di Francia e Germania. Nel primo trimestre dell'anno il prodotto interno lordo della Francia ha registrato un aumento solo dello 0,2%, dopo +0,1% del trimestre precedente. La stagnazione dell'economia tedesca si conferma nel primo trimestre dell'anno con il Pil tedesco che è cresciuto dello 0,2% rispetto al quarto trimestre del 2023. Il dato è però stato superiore alle attese degli economisti, che prevedevano una crescita dello 0,1%.

Segnali positivi anche per l’inflazione che è ormai sotto l’1% in Italia e non dovrebbe discostarsi molto da questo valore anche nella media dell’intero 2024. Nello specifico, ad aprile, secondo le stime preliminari dell'Istat, l’inflazione torna a scendere, portandosi a 0,9%.

In Europa, si conferma al 2,4% in aprile e tenderebbe in media d’anno a valori poco superiori al 2%, secondo i dati diffusi da Eurostat in base alla prima stima flash sull'andamento dei prezzi al consumo.

Le aspettative, secondo la Bce sarebbero solidamente ancorate al target istituzionale. Ci si aspetta un taglio dei tassi di riferimento di 25-50 punti base nella riunione del direttivo del prossimo 6 giugno. Si prevede che la crescita dell’Eurozona riprenderà ulteriormente quest’anno con il rallentamento dell’inflazione e l’aumento dei salari, aumentando il potere di spesa delle famiglie.

Per quanto riguarda il nostro Paese "l’inflazione sotto controllo, la tenuta dell’occupazione e le ottime performance del turismo, soprattutto nella componente straniera, costituiscono presupposti confortanti per l'Italia": è l'auspicio che si legge nella nota dell'Ufficio Studi di Confcommercio. "L’obiettivo di crescita attorno all’1% resta ambizioso, ma largamente alla portata".

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