martedì 10 aprile 2012
​Domani gli industriali e le altre associazioni delle imprese si vedranno per presentare alcune proposte, perché la stesura attuale rischia di non creare nuova occupazione, ma di farne perdere.
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​Domani Confindustria e le altre associazioni delle imprese si vedranno per parlare della riforma del lavoro e fare alcune proposte a riguardo, specialmente sulla flessibilità in entrata, perché la stesura attuale rischia di non creare nuova occupazione, ma di farne perdere. A spiegarlo, a margine di un incontro in Unindustria Rovigo, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, dopo l'apertura del sottosegretario Catricalà. "Domani ci vediamo con tutte le associazioni d'impresa per concordare i punti fondamentali che chiediamo di cambiare. Mi auguro che quanto ha detto il sottosegretario Catricalà rappresenti la volontà del governo e dei partiti di maggioranza", ha spiegato. "Nessuno di noi sta chiedendo di stravolgere tutto, però ci sono alcuni punti, in particolare sulla flessibilità in entrata, che, se non dovessero venir cambiati, non solo non creerebbero nuova occupazione, ma rischierebbero di ridurla", ha poi aggiunto la leader degli industirali, precisando che "in un momento come questo tutto dobbiamo fare tranne che rischiare di ridurre l'occupazione". Per questo le associazioni degli imprenditori presenteranno "una serie di proposte al governo e ai partiti su questi temi". Sull'articolo 18, invece, "la nostra posizione rimane che l'accordo raggiunto il 23 marzo era una buona soluzione, mentre questa da un pò incertezza e rimette in mano ai giudici sui licenziamenti per motivi economici. Questo non vuol dire che non ci sia stato avanzamento rispetto a prima: la verità è che non si sa cosa succederà".
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