giovedì 15 gennaio 2015
Progetti e iniziative per diminuire la disoccupazione giovanile presentati al ministro Stefania Giannini, oggi in visita allo stabilimento di Modugno (Bari).
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Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca, ha visitato oggi lo stabilimento Bosch a Modugno (Bari).  A ottobre dello scorso anno, la multinazionale tedesca, insieme alla Fondazione Its Meccanica Meccatronica Cuccovillo, ha istituito un corso biennale per l’ottenimento della qualifica di Tecnico superiore per la produzione. Il percorso, ispirandosi al modello tedesco di alternanza scuola-lavoro, prevede lezioni teoriche in aula e pratiche in azienda. Con lo stesso obiettivo, lo stabilimento, insieme ad altre aziende, ha di recente firmato un accordo con Politecnico di Bari e Confindustria Bari. Coinvolti una ventina di studenti di ingegneria meccanica e altrettanti di ingegneria informatica che, a partire da questo gennaio, svolgeranno almeno 500 ore di tirocinio in azienda e seguiranno seminari tenuti dalle imprese nell’ambito dei corsi accademici ufficiali."Entro febbraio - ha spiegato il ministro Giannini - il governo approverà un decreto per inserire gradualmente a sistema l'alternanza scuola-lavoro, a partire dal prossimo anno scolastico. Prevedremo almeno 200 ore di lavoro per gli studenti degli istituti tecnici, formando anche i docenti per questo obiettivo. Uno dei capitoli del provvedimento sulla 'Buona scuola' prevede l'obbligatorietà dell'attività di laboratorio, che dal primo settembre 2015 diventa la nuova agenda curriculare delle scuole tecniche italiane. Qui alla Bosch ho visto di più: la virtuosa concentrazione di una grande azienda che investe in formazione, e che ha una struttura formativa di eccellenza, e un Istituto tecnico superiore, che è il risultato di Regione Puglia,Provincia, Università e Politecnico. Questi modelli noi siamo intenzionati a potenziarli e svilupparli ma non potranno essere estesi a tutto il Paese in maniera indifferenziata, ma dovrannoseguire anche la vocazione territoriale e quella imprenditoriale".  La formazione in Bosch ha una lunga tradizione. Era il 1913 quando Robert Bosch fondò la prima officina per apprendisti all’interno della sua azienda. Anche in Italia Bosch da tempo si sta impegnando in modo attivo con enti, istituzioni e scuole al fine di proporre e promuovere il sistema di alternanza scuola-lavoro, quale possibile prospettiva per diminuire la disoccupazione giovanile. Allenarsi per il futuro è il progetto che raccoglie iniziative ed eventi il cui obiettivo è quello di orientare e formare i giovani per un migliore inserimento nel mondo del lavoro. "Come sede di una multinazionale che deve molto del suo successo anche a questo Paese, sentiamo forte la responsabilità non solo di mantenere la profittabilità necessaria a garantire l’occupazione, ma anche di creare le condizioni utili affinché i giovani abbiano maggiori prospettive lavorative", afferma Gerhard Dambach, amministratore delegato Robert Bosch Spa. L’azienda, del resto, è presente sul territorio nazionale da oltre 100 anni e con quasi 6mila collaboratori è oggi una realtà radicata nel tessuto socio economico del Paese. É proprio questo forte legame con il territorio, la motivazione principale per cui l’azienda ha deciso di farsi parte attiva e promuovere la formazione e l’apprendimento basato su esperienze concrete di lavoro come soluzione duratura per risolvere il problema della disoccupazione giovanile. Forte del suo patrimonio di competenze tecniche e della presenza diffusa in tutta Italia, Bosch ha potuto attivare diversi protocolli d’intesa con le Regioni Lombardia, Campania, Abruzzo, Puglia e Veneto al fine di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro attraverso orientamento, formazione e apprendistato. Oltre all’l’ts Cuccovillo, un altro istituto di formazione, l’Its Lombardia a Sesto San Giovanni e Bergamo,  ha attivato un percorso formativo che prevede tirocini nelle varie realtà Bosch. Accanto a questo, il progetto A scuola di tecnologia, messo a punto in collaborazione con gli assessorati al Lavoro delle Regioni, mette a disposizione dei ragazzi delle scuole professionali di tutta Italia la competenza delle officine Bcs per formare i meccanici del futuro. Non solo formazione, ma anche orientamento: Bosch è attiva in Italia con numerose iniziative il cui obiettivo è quello di far comprendere - dalle scuole primarie agli atenei universitari - cosa significa lavorare in una grande realtà aziendale attraverso convegni, road-show, testimonianze di manager e play-role."Qui in Puglia – sottolinea Jens Last, amministratore delegato Bosch Bari – abbiamo trovato terreno fertile nell’applicazione del modello dell'alternanza grazie alla collaborazione con la Fondazione Its Cuccovillo da un lato e a Confindustria con il Politecnico dall’altro. Il Sistema di Istruzione, pertanto, si è dimostrato sensibile e innovativo e ha confermato la nostra convinzione che in questo Paese si può fare sistema, si può fare innovazione e si può fare eccellenza".Ma non solo alternanza ha aggiunto Enno Scharphuis, amministratore delegato Bosch Bari: "Questo nostro impegno verso il territorio spazia anche in altri ambiti  siamo fermamente convinti che dedicarsi al territorio per l’ambiente, per la salute e la sicurezza o per lo sviluppo delle competenze sia di fondamentale importanza per la crescita sostenibile della nostra azienda. Ecco perchè questo approccio è parte integrante della strategia di lungo periodo del nostro Plant".
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