giovedì 13 luglio 2023
A fronte di tre milioni di giovani che non studiano e non lavorano, le imprese faticano a trovare personale con le competenze adatte. La necessità dell'orientamento e della formazione
Tante le iniziative a favore dell'inclusione dei Neet

Tante le iniziative a favore dell'inclusione dei Neet - Galdus

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In Italia, il numero dei giovani che non studiano e non lavorano - i cosiddetti Neet (dall'acronimo inglese ​Not in education, employment or training) - è cresciuto drasticamente nel periodo post-pandemico fino a interessare il 25,1% della popolazione compresa tra i 15 e i 34 anni (tre milioni di persone), mentre le aziende faticano a trovare personale con competenze necessarie. Per il quinquennio 2022-2026 il fabbisogno occupazionale consiste in 1,3 milioni di laureati e 1,5 milioni di diplomati. Dal confronto domanda-offerta mancherebbero circa 50mila laureati all’anno (-22mila nelle lauree Stem, -19mila nel settore medico-sanitario, -17mila nell’area economico-statistica), mentre per i diplomati l’offerta sarebbe superiore alla domanda, ma vi è un evidente disallineamento concentrato in alcuni specifici settori (edilizia,

trasporti-logistica e socio-sanitario). In forte disequilibrio è anche il rapporto fra il fabbisogno di diplomati nell’Iefp-Istruzione e formazione professionale e l’offerta disponibile, inferiore di 38mila unità per ogni anno di previsione, riferita in particolare agli operatori meccanici, edili e elettrici, della logistica e dei servizi di vendita. Sempre secondo Anpal-Unioncamere sono previste delle difficoltà di reperimento dei profili altamente specializzati in linea con le tendenze del 2021, caratterizzato da una domanda di competenze digitali pari a 646mila posizioni, delle quali il 44% rivolta a personale laureato. Più nel dettaglio la domanda di lavoro inevasa è concentrata sulle funzioni di «implementazione dei processi di digitalizzazione» e nell’area delle competenze legate alla transizione ecologica (+49% secondo Linkedin). In particolare, l’ultimo rapporto Invalsi rileva che gli studenti che hanno conseguito il diploma, ma non hanno raggiunto le competenze necessarie per entrare nel mondo universitario e lavorativo, sono passati dal 7,5% nel 2019 al 9,8% nel 2021. Dal rapporto di AlmaLaurea 2022, emerge, inoltre, un calo delle immatricolazioni di circa il 3% rispetto all’anno accademico 2020/21, con un decremento più evidente negli Atenei del Sud Italia (-5%). Oltre a un problema di abbandono scolastico, quindi, ne esiste anche uno legato alla necessità di orientare e formare in maniera adeguata.

Mecspe: il fabbisogno dell'industria e gli Its

L’industria italiana, con oltre 453mila imprese attive, si conferma solida e pilastro fondamentale dell’economia del nostro Paese. Secondo l’analisi condotta da Mecspe, la fiera internazionale di riferimento per l'industria manifatturiera organizzata da Senaf a Bari, entro luglio si prevede l’inserimento di oltre 400mila risorse, ma resta la difficoltà oggettiva nel reperire personale qualificato, in particolare operai specializzati, come riscontrato dal 63% delle imprese. Ed è proprio questa la sfida che il comparto dovrà affrontare nei prossimi anni per rispondere a un’industria che sta cambiando pelle, sempre più tecnologica, innovativa, sostenibile, ma anche più attrattiva per i giovani. Le nuove generazioni sono infatti un bacino interessante per le imprese, soprattutto se in possesso di una formazione adeguata. Con questo obiettivo sono nati gli Its–Istituti Tecnici Superiori, che insieme alle Università rappresentano un importante ponte tra il mondo dell’industria e quello del lavoro, fornendo agli studenti una solida preparazione tecnica e professionale in settori strategici come la meccanica e l’industria 4.0. Gli imprenditori hanno già capito l’importanza di questo canale per trovare giovani talenti in parte qualificati e predisposti, tanto che il 32% già collabora con loro e il 35% è interessato a farlo prossimamente. A oggi sono 130 gli Its in Italia, di cui 14 del Sistema Meccanica, e stando agli ultimi dati di Indire, il 91% dei diplomati ha trovato un lavoro coerente con il percorso di studi a un anno dal diploma, costituendo di fatto una soluzione alla difficoltà delle aziende di reperire figure specializzate. Tutto questo grazie alla collaborazione diretta delle imprese. Ed è proprio per agevolare l’incontro tra gli imprenditori e queste realtà che Mecspe ha rinnovato la collaborazione con un’eccellenza barese, la Fondazione Its A. Cuccovillo (Istituto del Sistema Meccanica-Meccatronica), per organizzare La Piazza della Formazione 4.0. Uno spazio dove l’istituto e le aziende partner racconteranno, con il contributo attivo degli studenti e con dimostrazioni pratiche, le proprie esperienze e le opportunità per il territorio, a conferma dell’importanza del legame tra azienda e formazione.

Nel Sud corsi a misura di Neet

In Italia, soprattutto nel Mezzogiorno, i numeri dicono che ci sono molti ragazzi in condizione di disagio tra i 16 e i 19 anni, una fascia di età in cui si lascia la scuola, non si lavora e non ci si forma. Questa è la base da cui è partito il progetto. A Napoli i corsi, oltre al tirocinio nei diversi luoghi di lavoro, si sono tenuti al Parco Quartieri Spagnoli. «In questa città sin dagli anni '90 realizziamo progetti con l'Associazione Quartieri Spagnoli, e ora abbiamo una grande esperienza preziosa in Se.Po.Pas. lavorando su un gruppo ragazzi che hanno carenze familiari e su cui la scuola non funziona. Noi lavoriamo per risarcirli, dandogli motivazione e fiducia su iniziative di lavoro ma soprattutto per avere l'atteggiamento costruito nei laboratori e nella prima esperienza di lavoro che insegna a come muoversi nel mondo lavorativo, un diritto di cittadinanza basilare», racconta Giovanni Laino, vicepresidente dell'Associazione Quartieri Spagnoli e coordinatore nazionale di Se.Po.Pas. A Reggio Calabria si è partiti nel primo anno con 36 ragazzi, diventati poi 22 a dicembre del secondo anno, e 19 che alla fine hanno seguito il corso e attivato il tirocinio. Cristina Ciccone, pedagogista e coordinatrice del progetto in Calabria, fa il punto: «Abbiamo risposto in maniera mirata e precisa a bisogni reali di ragazzi che vivono in rioni di forte disagio e che non volevano frequentare la scuola. Abbiamo tentato di creare le condizioni per poter dare loro pari opportunita' e, quindi, garantirgli il diritto alla crescita e allo studio. Ciò grazie alla sinergia tra le diverse risorse territoriali, ma avendo come valore aggiunto una rete nazionale che si è offerta come contenitore di confronto per mettere a punto buone prassi di intervento nell'affrontare emergenze sociali». Anche a Messina oltre la metà dei 25 ragazzi iscritti stanno concludendo positivamente il percorso. La pedagogista Antonia Rosetto Ajello, supervisore della didattica del Polo di Messina sottolinea come «le attività laboratoriali realizzate per piccoli gruppi hanno consentito ai ragazzi di acquisire consapevolezza delle proprie capacità e una maggiore sicurezza personale. Per altri ancora è stata l'occasione di relazionarsi con adulti e contesti diversi da quelli cui sono abituati: non tutti hanno accettato la sfida del cambiamento. Tuttavia i risultati positivi ci rendono soddisfatti. Già dopo il primo anno ponte, e ora anche a seguito del tirocinio, qualcuno ha deciso di riprendere il percorso scolastico per conseguire il diploma».

Dallo sport alla formazione
Acquisire le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro a conclusione dell'esperienza sportiva: questo l'obiettivo di Terzo tempo, il progetto di formazione ideato dalla Corporate Academy Bosch Tec in collaborazione con la Lega Pro. L'iniziativa, in partenza il prossimo ottobre, consentirà ai calciatori dei club di Serie C di intraprendere un percorso di formazione per diventare tecnici delle vendite. Terzo tempo rientra nel progetto NeetON, avviato nel 2019 da Bosch Tec, in collaborazione con LabLaw, ManpowerGroup e Fondazione Human Age Institute, con l'obiettivo di favorire l'occupabilità dei Neet attraverso specifici corsi di formazione. A differenza di NeetON, Terzo tempo sarà dedicato ai club di Serie C e ai loro calciatori che, dopo la carriera sportiva, hanno necessità di introdursi nel mondo del lavoro. I partecipanti avranno così l'opportunità di accrescere il proprio bagaglio esperienziale attraverso un percorso formativo, personale e professionale. Il corso sarà erogato in modalità ibrida, in presenza e online, per un totale di 40 ore. I partecipanti, infatti, seguiranno lezioni in aula o in live streaming e potranno consultare contenuti e approfondimenti tramite piattaforma digitale. A questo, si aggiungeranno i project work, grazie ai quali gli atleti avranno l'opportunità di applicare concretamente le nozioni apprese, confrontandosi con le aziende per facilitare così il processo di ingresso nel mondo del lavoro. «La formazione rappresenta da sempre per Bosch un elemento imprescindibile per la crescita personale e professionale. In questo senso, sono tanti i progetti e le iniziative che portiamo avanti dentro e fuori l'azienda, coinvolgendo realtà differenti, dalle scuole ai Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non si formano, non studiano e non lavorano. Ora, con il progetto sviluppato in sinergia con la Lega Pro, facciamo un ulteriore passo avanti, consentendo agli atleti di costruire le basi per un nuovo futuro professionale, in linea con i valori di responsabilità e sostenibilità sociale cari a Bosch», dichiara Roberto Zecchino, deputy general manager & corporate vice president Human Resources Bosch Group South Europe.

L'esperienza di Piazza dei mestieri

Dopo aver coinvolto decine di migliaia di ragazzi a Torino e Catania (5mila nel solo 2021), arriva a Milano la Piazza dei mestieri: un luogo di aggregazione e un innovativo modello di imprenditoria sociale, inclusione ed educazione per i giovani, in cui sperimentare un approccio positivo alla realtà, dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei talenti di ciascuno. È un’esperienza di comunità che coinvolge imprese, scuole, istituzioni e terzo settore che formano una rete a sostegno dei giovani in difficoltà, dando una risposta efficace al fenomeno della dispersione scolastica - che, secondo l’Istat, interessa in Italia 543mila ragazzi (il 13,1%, una delle quote più alte nell’Ue) - e favorendo al contempo lo sviluppo di un quartiere, l’incontro generazionale ed etnico, la ripartenza dell’occupazione giovanile e la diffusione della cultura.

Elis, aziende e scuole insieme contro l'abbandono scolastico

Da segnalare il progetto promosso da Elis - ente non profit di formazione e consorzio che raccoglie intorno a sé oltre 100 grandi gruppi e pmi italiane - e da 11 grandi aziende (Ansaldo Energia, Banco Bpm, Enel, Eni, Fincantieri, Fondazione Ernesto Illy, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Poste Italiane, UniCredit e Fondazione Snam) per contrastare l’abbandono scolastico degli studenti delle scuole superiori. School4Life - della durata di due anni - prevede attività di orientamento rivolte ai giovani a rischio di abbandono e iniziative a supporto di famiglie e docenti. L’obiettivo è di coinvolgere complessivamente 15mila studenti su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle regioni in cui il fenomeno è più diffuso. Secondo i dati del ministero dell’Istruzione, nell’ordine, principalmente: Sardegna, Campania, Sicilia, Lombardia e Liguria. Rispetto agli obiettivi fissati da Bruxelles con la strategia Europa 2020 per riportare i tassi di abbandono sotto la soglia del 10%, il Rapporto Istat sui Livelli di Istruzione 2021 rileva che nel nostro Paese la percentuale si attesta al 13,1, sul totale della popolazione scolastica. Un problema che si ripercuote direttamente sulle prospettive occupazionali e, più in generale, sulla capacità progettuale dei giovani. Incontri di orientamento si alternano con la realizzazione di progetti di gruppo, maratone di creatività (creathon) e altre attività pensate per offrire momenti di confronto e apprendimento su base esperienziale. Programmi formativi per docenti, webinar per genitori e lo sportello “Noi Restiamo” per il recupero di situazioni a rischio, sono invece gli strumenti rivolti agli adulti che accompagnano i ragazzi nel loro percorso scolastico. Il programma mira anche a
promuovere l’avvicinamento della popolazione studentesca femminile alle materie Stem.

Gi Group, al via i Summer Open Day: la tua scelta matura.

Quasi 1.000 eventi organizzati ad hoc, 300 istituti raggiunti, circa 30.000 studenti delle scuole superiori e universitari coinvolti. Sono questi i numeri dell’attività di orientamento e formazione di Gi Group per l’anno scolastico 2022-2023. Grazie alle competenze dei tanti esperti, Gi Group è da sempre impegnata nell’accompagnare e orientare studenti e universitari alla scoperta del mondo della formazione e del lavoro,
affiancandoli nella scelta del percorso formativo-professionale e favorendo l’incontro con le aziende
che cercano talenti per lo sviluppo dei propri team e il dialogo tra scuola e impresa. L’impegno prosegue anche questa estate: tutti i mercoledì di luglio, 80 filiali Gi Group su tutto il territorio apriranno le loro porte a diplomandi e diplomati 2023 per i Summer Open Day: la tua scelta matura. Insieme ai recruiter Gi Group, i ragazzi potranno scoprire come funzionano i processi di selezione, quali competenze vengono valutate positivamente in un candidato e le opportunità formativoprofessionali del territorio. Gli appuntamenti saranno anche l’occasione per apprendere qualche piccolo trucco per dar risalto al cv e capire come costruire il proprio percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. Per iscriversi: https://www.gigroup.it/summer-open-day.

Multiversity, oltre un milione di euro in borse di studio

Multiversity, pioniere e leader in Italia nel mercato dell'e-learning e della formazione digitale, ha lanciato From Neet to Next Gen, un progetto che mette a disposizione oltre un milione di euro in borse di studio, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dei Neet. Le risorse stanziate da Multiversity (1,16 milioni di euro) consentiranno l’accesso gratuito ai corsi di laurea degli Atenei digitali Universitas Mercatorum, Università Telematica Pegaso, Università telematica San Raffaele di Roma e all’offerta formativa della coding factory Aulab. Nell’ambito del progetto sono stati creati anche tre specifici percorsi di alta formazione, che riguarderanno la sicurezza nel mondo digitale, il coaching per l’E-sports e la comprensione e gestione dei digital media. LV8 - il learning game di Fondazione Vodafone Italia che permette ai ragazzi di acquisire competenze digitali di base certificate – è stato scelto come unico strumento di accesso per le borse di studio per questi tre percorsi. Per partecipare, i candidati con specifici requisiti dovranno superare gli otto livelli e dimostrare quindi di aver acquisito le skill digitali fornite dal gioco – tra cui Seo, Google Workspace e Trends, Digital Marketing, coding di base. Gli studenti, una volta completato il percorso, potranno richiedere una nuova borsa di studio per poter proseguire nella propria formazione, iscrivendosi al secondo e al terzo anno di specifici corsi di laurea.

In Piazza Galdus si incontrano aziende e formazione

Piazza Galdus è l’appuntamento annuale promosso dall’ente di formazione e orientamento al lavoro Galdus per raccontare l’incontro tra aziende e mondo della formazione. Approdato alla VI edizione, l’appuntamento quest’anno ha preso il titolo di Formazione e imprese, insieme si può! con focus sull’orientamento al lavoro: tema reso attuale anche dell’emergenza dei Neet universitari e/o over 18 che non studiano, non lavorano né sono coinvolti in percorsi formativi, Guardando allo scenario più specifico dei Neet universitari, la quota degli studenti che lascia il proprio percorso universitario al termine del primo anno si attesta intorno al 12,2% (Rapporto Alma Laurea 2022). Proprio ai Neet si rivolgono alcuni incentivi alle assunzioni contenuti nel decreto Lavoro e proprio grazie all’alleanza tra il mondo delle Academy (Its- Ifts), delle Università e delle aziende è oggi possibile costruire percorsi in cui l’acquisizione di competenze specifiche riesce a incontrare la domanda di un mercato del lavoro in grande evoluzione.

Corsi di formazione nel digitale

Fondazione Italiana Accenture Ets e Fondazione Vodafone Italia, in partnership con organizzazioni profit e non profit che operano nel campo della formazione digitale e della ricerca e selezione del personale, annunciano l’avvio di ReadyForIT+, uno tra i progetti vincitori del bando Onlife promosso dal Fondo per la Repubblica Digitale, grazie al quale giovani che non studiano e non lavorano possono accedere gratuitamente a percorsi formativi brevi per costruire o migliorare le competenze digitali più richieste dalle aziende, e a un programma di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo. I giovani dai 18 ai 34 anni non impegnati in percorsi di studio o lavorativi, possono candidarsi per partecipare ai diversi corsi di formazione e conseguire le competenze e le certificazioni utili per diventare professionisti in ambito It e trovare lavoro, in particolare nella cybersecurity e/o nella programmazione. Il progetto ReadyForIT+ prevede percorsi formativi di tre o sei mesi, articolati su due livelli di complessità crescente e tra loro indipendenti. I corsi sono erogati da remoto e partiranno da settembre 2023. Al termine di ogni percorso formativo, verrà avviato il contatto con le funzioni Hr e It delle aziende, al fine di facilitare le opportunità di occupazione, anche grazie al coinvolgimento di agenzie specializzate nella ricerca e selezione del personale, partner del progetto ReadyForIT+. Per informazioni e candidature: https://readyforitplus.it/. Infine si chiama DigitHer – tra competenze ed empowerment, il futuro delle donne è digitale ed è tra i progetti selezionati dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa Sociale nell’ambito del Bando Futura, con l’obiettivo di accrescere le competenze digitali delle donne e garantire loro migliori opportunità di accesso e crescita nel mondo del lavoro. Il progetto di Valore D e Generation Italy intende formare 150 giovani donne disoccupate (o occupate in una condizione lavorativa non soddisfacente) tra i 18-34 anni, provenienti da tutta Italia, su professioni digitali e accompagnarle nella fase di inserimento lavorativo. DigitHer si pone un duplice obiettivo: da un lato, rispondere alla crescente richiesta di profili professionali specializzati in ambito digitale e la difficoltà di reperimento degli stessi da parte delle imprese. Dall’altro, il progetto ha l’obiettivo di contrastare l’evidente divario digitale tra uomini e donne, causato da pregiudizi e stereotipi che disincentivano la scelta di percorsi scolastici e professionali in ambito Stem da parte delle ragazze. I programmi di formazione si articolano in sei classi, ciascuna della durata di circa 14 settimane in formula full-time (9-18), e sono erogati on line, al fine di facilitare la partecipazione delle giovani donne su tutto il territorio nazionale. Oltre alla formazione tecnica, le studentesse matureranno competenze soft, attitudinali e trasversali (problem solving, team work, comunicazione) e, grazie ad un percorso di empowerment, svilupperanno una maggiore consapevolezza di sé e dei propri punti di forza, accrescendo così autostima e capacità di mettersi in gioco. Al termine della formazione, è prevista la fase di accompagnamento al lavoro con colloqui presso aziende partner di Valore D e Generation Italy. Il programma mette a sistema l’esperienza maturata dalle due organizzazioni nel corso degli anni: oltre 8mila professionisti formati da Valore D e più di 3.400 giovani formati in ambito digitale da Generation Italy con un tasso di occupazione dell’84% al termine dei corsi. Per candidarsi: https://italy.generation.org/digither/.

Krein assume a Firenze e a Milano

La start up Krein, con sede centrale a Firenze, e altre sedi a Milano, Mantova e New York, si prepara a ulteriori sviluppi. Attualmente conta 25 professionisti, sette dipendenti su dieci sono donne e l’età media del personale è di circa 30 anni. I settori a cui si rivolge includono Clean Energy, Rinnovabili, Life Science, Iot, Aerospaziale e Aviazione, Logistica, Manifatturiero, Finanziario e Fintech. Tra gli obiettivi futuri, ci sono l’apertura di nuove sedi negli Stati Uniti, l’assunzione di 12 nuove risorse. Le posizioni aperte sono: Account Director, Hr Manager, Administration Finance & Control Manager, Strategy Manager, Web Designer, Web Developer, B2B Copywriter, Crm manager e Digital Content Specialist, Full Stack Engineer e Full Stack Developer e due Business Development Manager per le location di New York e Texas. Le sedi di lavoro sono Milano, Firenze con alcuni profili con possibilità di remote working. Gli interessati possono consultare le posizioni aperte su https://www.krein.it/careers/ e compilare il form di candidature.



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