martedì 12 marzo 2019
Giornata celebrativa a Villa Lubin del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. Treu: attualità della missione affidata dalla Costituzione. Casellati: patrimonio di conoscenze e di competenze
I primi 60 anni del Cnel
COMMENTA E CONDIVIDI

«Il nuovo Cnel è stato riattivato dopo il referendum del dicembre 2016 per iniziativa dei presidenti Mattarella e Gentiloni, non solo per rispetto dell'esito referendario, ma per la loro profonda convinzione della perdurante attualità della missione affidatagli dalla Costituzione». Lo ha detto il presidente del Cnel Tiziano Treu alla giornata celebrativa per il 60esimo anniversario del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, sottolineandone il contributo «prezioso e insostituibile». Il Cnel «è e vuole essere non solo un organo di alta consulenza del governo e del Parlamento, ma anche un'espressione istituzionale della società organizzata, un luogo istituzionale dove le parti e le associazioni civili possono dare liberamente il loro contributo alla vita democratica del Paese». Treu ha quindi sottolineato che per sia per la sua composizione che per le competenze accumulate, il Cnel «può promuovere quella coesione sociale e quella cooperazione fra forze e idee diverse che è necessaria per fare progredire la società e la stessa economia. La coesione e la collaborazione sociale sono beni pubblici necessari per dare fiducia alle persone e per mobilitare le energie migliori della nostra popolazione». Tra gli altri punti, il presidente del Cnel ha indicato le aree di impegno, tra cui l'aver «attivato iniziative per allargare la partecipazione e il coinvolgimento nelle attività del Cnel di nuovi soggetti e organizzazioni, a cominciare dalle diverse forme di lavori autonomi e professionali».

Anche per la presidente del Senato Elisabetta Casellati i
l Cnel «è un patrimonio di conoscenze e di competenze» e «come tutti i patrimoni richiede di essere amministrato con oculatezza, valutando con prudenza e attenzione come gestirne al meglio le potenzialità». «Un compito - da affrontare con grande senso di responsabilità istituzionale - che richiama tutte le forze politiche alla necessità di un dialogo libero da preclusioni o preconcetti e aperto all'ascolto delle parti sociali e di tutti i soggetti coinvolti», ha aggiunto Casellati auspicando «un dibattito che possa essere fonte di interventi capaci di produrre risultati concreti in una prospettiva di lungo periodo e di garantire a tutte le istituzioni e gli enti che saranno coinvolti la possibilità di preservare e di valorizzare le ricchezze, le competenze e le risorse di cui sono portatori».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: