giovedì 31 maggio 2018
Nel 2017 realizzati circa 20 progetti strategici (su Industria 4.0, Educazione professionalizzante di alto livello e Politiche attive) e coinvolti 1.000 dirigenti di nove regioni
Formazione a misura di manager
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«Per continuare a garantire la migliore formazione per i manager italiani è necessario rivedere strutturalmente la legge istitutiva dei fondi interprofessionali (legge 388/2000), poiché le recenti linee guida dell’Anpal sono una condizione necessaria, ma non sufficiente». È quanto dichiara Carlo Poledrini, presidente di Fondirigenti, il Fondo interprofessionale per la formazione continua dei dirigenti promosso da Confindustria e Federmanager. Attivo dal 2003, nasce dalla Fondazione Giuseppe Taliercio, che dal 1998 si occupa di ricerca e diffusione sulle competenze manageriali e sulle caratteristiche del sistema formativo. Conta a oggi 14mila imprese e circa 80 mila dirigenti ed è in costante crescita (incremento medio annuo +1,8%). Con il 75% del mercato, è il primo fondo interprofessionale per i dirigenti in Italia. Scegliendo di aderire a Fondirigenti, ogni azienda ha la possibilità che una quota dello 0,30% del contributo versato all’Inps le ritorni in azioni formative, in sintonia con le proprie strategie aziendali e con le necessità di sviluppo e crescita professionale dei dirigenti.


«L’Italia è un Paese fatto da piccole e medie imprese - spiega il presidente di Fondirigenti -. Per rendere la nostra economia più competitiva, quindi, è necessario supportare e investire nella managerializzazione delle pmi. Questo, però, possiamo garantirlo solo con un quadro normativo aggiornato. Un uso strategico dei Fondi interprofessionali consente la crescita della produttività delle imprese e dell’occupabilità dei lavoratori».

Nel caso di Fondirigenti è dimostrato che al raddoppio dell’investimento in formazione manageriale, la produttività aumenta del 12% (dato certificato da studi dell’Università di Trento su data base Fondirigenti, pubblicati da Berkeley). I dirigenti, tuttavia, devono affrontare non soltanto i temi dell'innovazione, ma anche quelli della riqualificazione.

Nel 2017 Fondirigenti ha realizzato circa 20 progetti strategici (su Industria 4.0, Educazione professionalizzante di alto livello e Politiche attive) coinvolgendo 1.000 dirigenti di nove regioni italiane.
Presso Fondirigenti è attiva, inoltre, dal 2006 l’Agenzia del Lavoro, che offre servizi per fornire opportunità di reinserimento lavorativo ai dirigenti e per soddisfare le esigenze delle aziende nella ricerca di professionalità dirigenziali.


«Lo scorso anno – aggiunge Poledrini - abbiamo destinato 2,7 milioni di euro a una serie di iniziative strategiche promosse direttamente dal Fondo in collaborazione con Federmanager e Confindustria, sui temi della cultura digitale (per esempio Digital Innovation Hub, Check up aziendali e In-formazione), della riqualificazione professionale e delle start up. Nonostante la complessità dell’iter burocratico legato alla normativa sugli appalti, siamo riusciti ad attivare ben 20 iniziative che coinvolgono oltre mille dirigenti in nove regioni italiane e nel settore della meccanica. Inoltre siamo l'unico fondo che si è occupato di riqualificare i dirigenti per ricollocarli sul mercato: oltre 200 piani di formazione per manager disoccupati. Circa il 60% ha ritrovato un nuovo impiego».

Nel prossimo futuro, Fondirigenti continuerà a dare priorità all’Industria 4.0, destinando risorse a nuovi territori e ampliando gli ambiti di analisi e proposta su altri temi vitali per la competitività e l’innovazione. Tra gli altri, sono previsti investimenti sul trasferimento di esperienze e buone pratiche dalle grandi imprese alle piccole e medie imprese e sul reverse mentoring, per avvicinare i giovani alla professione manageriale attraverso la promozione di occasioni di scambio di competenze con i dirigenti.
L’azione di Fondirigenti, in coerenza con le indicazioni del Comitato Promotore e del Piano Nazionale Industria 4.0, si è focalizzata sulla promozione delle condizioni di contesto e sulla formazione per la transizione dall’analogico al digitale delle imprese e dei manager.

Diversi gli strumenti a disposizione di Fondirigenti. Con Conto Formazione, per esempio, ogni azienda aderente può presentare un Piano formativo in qualsiasi momento dell’anno per la formazione del proprio management. Il finanziamento avviene stanziando per la formazione lo 0,30% del monte salari trasferito dall’Inps sul proprio Conto Formazione. Per le imprese di minori dimensioni (con massimo tre dirigenti) è prevista una proceduta semplificata, il Conto 24, che consente di approvare i Piani in 24 ore.
Mentre gli Avvisi sono indirizzati a supportare lo sviluppo della managerialità e della competitività delle imprese su temi attuali e prioritari individuati dagli Organi statutari del Fondo. A differenza del Conto formazione, si tratta di una procedura selettiva e, in quanto tale, è finalizzata a finanziare le iniziative formative qualitativamente migliori e maggiormente rispondenti ai criteri di valutazione stabiliti per ogni Avviso. Le Iniziative Strategiche, infine, sono finalizzate a ricercare soluzioni e contribuire in modo innovativo alla crescita delle imprese e del manager attraverso la formazione. L’obiettivo è quello di analizzare, in collaborazione con le Parti Sociali, i principali trend nella formazione manageriale, conoscere le priorità dei territori e realizzare iniziative e modelli da diffondere.


«Nel prossimo futuro – conclude Poledrini – il nostro impegno sarà costantemente focalizzato sull’individuazione di nuovi ambiti di investimento in grado di contribuire al rinnovamento qualitativo, all’innovazione e allo sviluppo della formazione manageriale nel nostro Paese».

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