giovedì 27 novembre 2014
Guardando alle previsioni di assunzione il rapporto indica importanti spazi occupazionali per gli under 35 con quota pari a circa 30% (in particolare nel settore della cantieristica), seguiti dalla forza lavoro straniera (18,4%, nella cantieristica e nei settori turistici) e da quella femminile (17,2%, nei settori turistici).
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Giovani, donne e stranieri avanzano nell'economia del mare. Più di 17.600 imprese (9,8%) sono condotte da giovani, con l'11,8% impegnato in particolare nelle attività sportive e ricreative. Il 23% delle imprese (42mila) è capitanato da donne, con il settore dei servizi di alloggio e ristorazione a far la parte del leone con il 30,1%. Lo indica il Rapporto sull'economia del mare di Unioncamere dal titolo Il mare: la sostenibilità come motore di sviluppo. Nell'economia blu il 5,2% (9.500) delle imprese è estero e, sebbene la presenza degli imprenditori stranieri non sia particolarmente marcata - spiega il rapporto - il tasso di imprenditorialità straniera tende a crescere sia nel settore della ristorazione sia in quello della cantieristica navale (entrambi al 6,6%). Nell'anno di riferimento 2013, la percentuale di imprese che hanno previsto di assumere è del 19%, a fronte di un valore per il totale Italia del 13%. Il flusso di assunzioni programmate si attesta quindi sulle 82.400 unità circa, che corrispondono al 14,6% del totale Italia. Guardando alle previsioni di assunzione il rapporto indica importanti spazi occupazionali per giovani con quota pari a circa 30% (in particolare nel settore della cantieristica), seguiti dalla forza lavoro straniera (18,4%, nella cantieristica e nei settori turistici) e da quella femminile (17,2%, nei settori turistici).
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